Qualcuno pensa che il numero tre sia magico, e sicuramente i brasiliani con la magia hanno strettamente a che fare, soprattutto su un campo di calcio dove sono abituati da sempre ad avere grandi maghi. Il giocatore magico di questi ultimi tempi (e del futuro) è Neymar, il neo-blaugrana che oggi ha rotto quel digiuno che in maglia verdeoro durava da nove partite ed è andato a segno subito, senza dare agli avversari nemmeno il tempo di ambientarsi nel nuovo stadio Mané Garrincha di Brasilia per la prima partita della Confederations Cup 2013, caratterizzata anche da un pre-match un po’ movimentato per le proteste del pubblico prima fuori dallo stadio e poi verso la presidente del Brasile Roussef.
Il Giappone di Alberto Zaccheroni ha subìto tre gol dal Brasile di Felipe Scolari, se non altro i nipponici possono vedere un passo avanti nel fatto che ne abbiano preso uno in meno rispetto all’amichevole dello scorso ottobre (doppietta di Neymar e gol di Paulinho e Neymar).
Le squadre sono scese in campo entrambe con un 4-2-3-1 e solo tre minuti dopo il fischio d’inizio dell’arbitro Proença è arrivato il primo gol del padroni di casa: Neymar ha ricevuto palla da Fred che gliel’ha passato di petto (ma forse anche un po’ con il braccio) e ha tirato in rete con un perfetto destro contro il quale Kawashima nulla ha potuto.
Poi è seguita una fase un po’ noiosa, con il Brasile che ha controllato facilmente il gioco arrivando al 68% di possesso palla. Tutte le iniziative del Giappone sono state bloccate puntualmente prima di arrivare nell’area verdeoro, mentre il Brasile tra calci d’angolo, punizioni e qualche incursione dei suoi migliori giocatori ha regalato al pubblico qualche emozione in più degli avversari.
Il primo tempo si è chiuso con un cartellino giallo per Hasebe che ha commesso fallo su Neymar.
Nei primissimi istanti del secondo tempo il Giappone è partito forte lanciando un messaggio al Brasile che lasciava intuire che avrebbero cercato il gol con le unghie e con i denti. Peccato che questa foga sia durata appena tre minuti, il tempo che è servito alla Seleção per raddoppiare, di nuovo al terzo minuto, con Paulinho, che dopo aver controllato il pallone in area ha scaricato il suo tiro di destro, a dire il vero non irresistibile, alla spalle di Kawashima che si è fatto passare il pallone sotto le mani.
Proprio come nella prima frazione di gioco, dopo un inizio scoppiettante i ritmi sono calati vistosamente. Il Giappone ha provato a impensierire Julio Cesar con Okazaki subito dopo il gol di Paulinho, poi il nuovo entrato Maeda ha tirato un paio di volte, ma sempre centralmente, consentendo al portiere verdeoro di patera senza problemi.
La benedizione del numero 3 (ma maledizione per i nipponici) è tornata a colpire al terzo minuto di recupero, quando è arrivato il terzo gol del Brasile con Jo, entrato all’80’ al posto di Fred e alla sua quinta presenza in nazionale.
3-0 finale per il Brasile che inizia bene questa Confederations Cup, anche se, considerato che l’ha già vinta nel 1997, 2005 e 2009 senza poi mai vincere i Mondiali l’anno dopo, una domanda nasce spontanea: siamo sicuri che Felipao e i suoi la vogliano vincere anche quest’anno? Magia e scaramanzia in fondo sono sempre strettamente connesse e se si crede nella prima difficile non credere nella seconda…
Brasile – Giappone 3-0 | Video dei gol
Il gol di Neymar al 3′ del primo tempo
Il gol di Paulinho al 3′ del secondo tempo
Il gol di Jo al terzo minuto di recupero del secondo tempo
Brasile – Giappone 3-0 | La fotogallery
Brasile – Giappone 3-0 Confederations Cup 2013
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