Dopo le kermesse estive, arriva il momento di fare sul serio e iniziare a dimostrare il reale valore, pesato sugli avversari, della Juventus di Conte 3.0. Ma il calciomercato non sta mai fermo, anzi: i bianconeri muoveranno ancora perché i conclamati casi di Matri, Quagliarella e Marrone non sono soltanto delle necessità. Anzi.
C’è una strategia, che non è solo quella finanziaria dovuta ai 35 milioni sborsati circa finora dalla Juventus (tra Tevez, Ogbonna e i riscatti di Asamoah e Peluso) e agli incassi arrivati dalla cessione di Giaccherini più alcune operazioni collaterali (tra le quali Felipe Melo) che sono riuscite a garantire alla Vecchia Signora in tutto poco più di 15 milioni.
La differenza fa circa 20, con le cessioni si può andare ampiamente in pari, ma è una semplificazione che non giova alla compresione fermarsi a questo dato.
Marotta e Paratici infatti non puntano al pareggio di bilancio in sede di compravendita, in Juventus questi calcoli finanziari comprendono anche molto altro e infatti c’è da aspettarsi qualcosa di notevole ancora anche in ambito entrate: uno dei nomi che torna a circolare è quello di Domenico Berardi, già a da tempo bloccato dai torinesi e che Conte non disdegnerebbe avere a disposizione da subito. Ma i patti col Sassuolo erano altri. In più attenzione al solito esterno alto di cui si è parlato a lungo nel celebre summit di giugno e la questione Isla che può riaprire una breccia anche sulla destra, intesa come fluidificante.
Eppure c’è qualcosa che si muove intorno a Berardi, appunto. La Juve spinge infatti Reto Ziegler in Emilia disponibile ad accollarsi la metà dell’ingaggio (sarebbe un prestito annuale) e contemporaneamente il club “Mapei” si porta a casa un gioiellino come Farias grazie a un’astuta operazione che ha coinvolto Chievo e Padova con la mano della dirigenza di corso Galileo Ferraris.
Per Ziegler c’era una promessa con il Torino, dopo il buon esito della trattativa Ogbonna: vi diamo la priorità, ma lo stipendio lo dovete concordare voi con il giocatore. Noi non partecipiamo. Con Cairo lo svizzero non ha trovato l’accordo (attenzione adesso al tentativo granata per Estigarribia il cui cartellino è ancora del Deportivo Maldonado) e la Juve potrebbe sfruttare questo passaggio a vuoto: non sarà semplice convincere l’ex doriano ad andare in provincia, ma Berardi è un chiodo fisso, dimostrato dal lavoro ai fianchi fatto da Paratici nel respingere le avance primaverili del Manchester United per il talento mancino di origini calabresi.
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