Era un derby a rischio, capace di scatenare polemiche fin dall’estate quando il presidente della Salernitana Claudio Lotito aveva invocato che la sua squadra e la Nocerina non fossero inserite nello stesso girone; non ascoltate le richieste della società granata, alla fine il dieci novembre è arrivato, il giorno del primo derby tra Salernitana e Nocerina all’Arechi, una partita sentitissima che mancava da molti molti anni. Mille restrizioni alla vigilia (qui tutti i dettagli) per evitare scontri tra le tifoserie, coi tifosi molossi a cui era stato vietato l’ingresso nello stadio.
Così stamani circa 200 supporters nocerini hanno aspettato i giocatori della loro squadra fuori l’albergo di Mercato San Severino dove alloggiavano e li hanno minacciati di morte se avessero deciso di giocare; impauriti, i ragazzi di mister Fontana una volta giunti allo stadio non volevano scendere dal pullman, con la gara che non pareva potesse iniziare. Poi dopo alcuni minuti di incertezza, la Nocerina ha dato l’assenso a giocare ma quel che andato in scena sul prato dell’Arechi, più che una partita di calcio è sembrata una triste e patetica sceneggiata in diretta TV su Rai Sport 1.
I rossoneri ospiti hanno effettuato una tripla sostituzione al secondo minuto, poi uno alla volta hanno finto infortuni che si sono susseguiti col solito copione: pseudo-beghe muscolari dopo rinvii o similari, faccia dolorante, l’arbitro che chiama la barella, il giocatore che esce dal campo (al 3′ Remedi, al 7′ Hottor, al 13′ Danti, al 15′ Kostadinovic, al 21′ Lepore). Una volta rimasta in sei la squadra di Nocera Inferiore, il direttore di gara Sacchi non ha potuto fare altro che decretare la fine delle “ostilità” mentre sul cielo di Salerno volava un aeroplano con un messaggio dei tifosi molossi (Rispetto per Nocera e gli ultras) e in campo si accendeva un parapiglia sedato con due espulsioni (del portiere della Salernitana Iannarilli e di Ficarrotta per gli ospiti).
Il tecnico granata Carlo Perrone intervistato dalla Rai ha detto poche parole a fine partita, prima di entrare in silenzio stampa con tutta la squadra: “Per il calcio è una pagina terribile. Le cose non accadono mai per caso, ora dobbiamo interrogarci tutti su quanto avvenuto oggi. Sono un uomo di sport e mi sento amareggiato, in questo momento dobbiamo riflettere“. A voi le considerazioni del caso, al Giudice Sportivo capire che sanzioni combinare alla Nocerina (con i dirigenti in silenzio stampa ma pare tutti dimissionari) e all’estremo difensore della Salernitana, Dio solo sa a chi la gestione della partita di ritorno al San Francesco.
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