Hanno sottoposto alla nostra attenzione un fermo immagine molto interessante sul gol annullato a Federico Peluso in Roma-Juve di martedì scorso. Prima di commentare quanto emerso attraverso la visione di questo filmato amatoriale realizzato dagli spalti, ci teniamo a sottolineare che “l’obiettivo” di questo articolo non è la Roma, che ha meritato ampiamente il passaggio del turno giocando decisamente meglio dei bianconeri, bensì la professionalità della redazione di ‘Mamma Rai’.
Quando è stato annullato il gol a Peluso, la Rai ha proposto un unico replay da un’unica angolazione, ripreso da una telecamera posizionata in alto ed in linea con la trequarti di campo, quella che generalmente si utilizza per valutare le posizioni di fuorigioco segnalate dai guardalinee. E’ subito risultato molto difficile valutare con quelle immagini se la palla avesse effettivamente superato la linea di fondo prima di arrivare a centro area, ma la parabola del cross di Isla era talmente strana da non escludere questa ipotesi.
In molti si sono chiesti come mai non ci fosse un’altra sequenza di immagini da rivedere, magari da un’altra angolazione. Grazie a questo filmato amatoriale abbiamo scoperto che un’altra telecamera effettivamente c’era, posizionata dal lato opposto del campo all’altezza della linea di fondo. Il replay da questa angolazione non è stato proposto dalla regia della Rai, generando l’indignazione di qualche tifoso bianconero che ancora non ha digerito la sconfitta e la conseguente eliminazione dalla coppa.
La telecamera è posizionata in cima ad una sorta di trespolo, per salire sopra al quale sono necessari sei scalini, quindi come si può ben immaginare non si trova all’altezza del terreno gioco, ma ad almeno un paio di metri da terra. Sarebbe stata sufficiente ad inquadrare tutta la strana parabola del cross di Isla? Forse si e forse no, però in ogni caso poteva fornire qualche dettaglio in più sulla traiettoria del pallone.
C’è anche la possibilità che il cameraman, per motivi sconosciuti, non stesse seguendo l’azione in quel momento, anche se è proprio su di lui che si sposta la regia quando Peluso corre verso la bandierina per festeggiare il gol poi annullato dal direttore di gara. Infine potrebbe anche essere possibile che la telecamera ‘fantasma’ non fosse collegata al BLT, il macchinario che consente di riproporre il replay durante un evento live. In questo caso sarebbe una gravissima mancanza della Produzione Rai, soprattutto se si considera la scarsa quantità di telecamere utilizzate dalla Rai in una partita di calcio, non certamente paragonabile a quanto fanno Sky e Mediaset.
Diciamo che il sospetto che la Rai abbia preferito non mostrare un’immagine “scomoda” è da considerarsi paradossale ma, secondo alcuni, verrebbe legittimato dal goffo tentativo fatto dalla Rai stessa nel post partita per stabilire se la palla avesse o meno varcato la linea di fondo.
Un “tentativo” che va contro tutte le più banali “leggi” della prospettiva, che mortifica lo studio delle proiezioni ortogonali che si fa già alle scuole medie con i professori di educazione tecnica e disegno. Tracciare una linea in un punto a caso su un’immagine bidimensionale non permette certo di valutare la profondità, trasformandola così magicamente in tridimensionale. Bisognerebbe sapere in che punto si trovava il pallone nel momento del fermo immagine, altrimenti sarebbe sufficiente tracciare una seconda linea, ugualmente “a caso”, per affermare il contrario e cioè che il pallone era in gioco.
Sulla vittoria della Roma non si può dire nulla; anche se il pallone di Isla non fosse mai uscito, nel calcio (fortunatamente) fa fede solo il risultato finale. Sulla professionalità della Rai, invece, forse è legittimo farsi venire qualche dubbio.
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