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“Leao non è il più forte del Milan”, volano parole grosse: l’ex bandiera rossonera affonda il colpo
La grande ex bandiera rossonera affonda il colpo su Leao, esprimendo considerazioni senza dubbio forti e molto incisive.
L’ultimo match del Milan in Champions League contro lo Slovan Bratislava ha suscitato parecchio interesse, non tanto per l’avversario quanto per le scelte formative del tecnico. Fra queste, spicca l’esclusione di Rafael Leao dall’undici titolare, una decisione che ha alimentato discussioni e dibattiti sulla reale importanza dell’attaccante portoghese all’interno della rosa rossonera.
Il portoghese genera sempre molte critiche alimentando spesso polemiche e discussioni e, anche in questo caso, non fa eccezione. La sua esclusione dall’undici titolare ha scatenato reazioni contrastanti ma, a stupire, è la presa di posizione di una delle grandi bandiere del Milan.
La gestione di Leao
Nonostante le prestazioni altalenanti di Leao in questa fase della stagione, con picchi di eccellenza seguiti da prestazioni più opache, come dimostrato dalle partite contro Real Madrid, Juventus e Cagliari, la decisione di lasciarlo fuori dalla formazione titolare in un match cruciale per il cammino europeo del Milan ha sollevato più di un sopracciglio. Il tecnico Fonseca, sostituendo Leao con Okafor, ha voluto così dare una scossa alla squadra, puntando su un turnover pensato non come punizione, ma come strategia per risvegliare l’istinto del giocatore.
La grande ex bandiera rossonera ci va giù pesante.
Alessandro Costacurta, ex difensore rossonero e commentatore di Sky Sport, non è stato tenero nei confronti di Leao. Prima della partita, ha espresso dubbi sull’effettiva incisività e indispensabilità di Leao per il Milan, posizionandolo di fatto al di sotto di altri elementi ritenuti più strategici da Fonseca. Le parole di Costacurta riflettono un sentimento non isolato, mettendo in discussione il ruolo di Leao nell’architettura della squadra e stimolando un dibattito sul valore e sul futuro impiego dell’attaccante. In particolare ha affermato: “Dobbiamo iniziare a pensare che sia abbastanza normale vederlo in panchina – ha spiegato – In tanti pensano che Leao sia il giocatore più forte del Milan, per me non è così. Per me ci sono giocatori più fondamentali e quelli giocano sempre secondo Fonseca. E infatti, Leao in occasioni come questa finisce in panchina”.
L’importanza del match e le aspettative future
Il Milan, con sei punti raccolti fino a ora, si trova in una fase delicata del suo percorso in Champions League. La vittoria contro il Real Madrid ha infuso ottimismo nell’ambiente, ma la strada per assicurarsi un posto agli ottavi di finale è ancora lunga e complessa. L’incontro con lo Slovan Bratislava rappresenta quindi un momento determinante, un’occasione per consolidare la propria posizione e avanzare con maggiore sicurezza nel torneo. Sarà interessante vedere se e come Leao verrà impiegato nel corso della partita, quale contributo potrà fornire dalla panchina e se questo match rappresenterà per lui un trampolino di lancio verso un rinnovato impegno nelle sfide future.
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