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Via dal Milan e ora incanta con gol e assist, aumenta il rimpianto per il Milan: i tifosi si mangiano le mani
Lascia Milanello come oggetto misterioso e ora vola. Gol e assist lontano dal Milan e rimpianto che aumenta in modo esponenziale.
La notte europea rossonera regala sorrisi, forse a metà per via della prestazione offerta dagli uomini di Fonseca, ma concede al Milan di aprire con maggiore convinzione la finestra con vista sugli ottavi di Champions. Contava vincere e i rossonero hanno fatto propri i tre punti.
Le ultime ore però non sono state caratterizzate solo dalla perla di Leao che, partito dalla panchina, ha marchiato con il suo nome una partita che fino a quel momento stagnava sul 1-1, ha anche regalato un rimpianto davvero enorme per il Milan.
Fonseca ritrova il sorriso e il Milan scopre un rimpianto
Fonseca lo aveva detto più volte nel corso della vigilia del match contro lo Slovan Bratislava: vincere con il Real Madrid e non farlo contro gli slovacchi sarebbe inutile. La missione è stata compiuta, forse con troppa sofferenza, ma il risultato è stato portato a casa. Le ultime ore però hanno segnato sia un motivo di sorriso per il Milan e i suoi tifosi, sia un motivo di dispiacere e rimpianto nel constatare quanto sia efficace un ex rossonero che, una volta lasciato Milanello, sembra risplendere di una luce che il Club di Via Aldo Rossi non ha avuto la pazienza di aspettare potesse risplendere anche a Milanello. Una luce che oggi sarebbe davvero utilissima al Milan di Fonseca, e per cui i tifosi si mangiano le mani.
La stella trascurata al Milan diventa grande
Durante il suo periodo al Milan, De Ketelaere ha lottato per dimostrare il suo valore, con un rendimento non all’altezza delle aspettative create dal suo costoso trasferimento. Ciò ha portato a dubbi e critiche sia sulla sua forma sia sul suo impegno, con una rigidità nello schierarlo in campo che ha limitato la sua espressione e il suo contributo. Tuttavia, questa difficile esperienza non ha fatto altro che accrescere la sua determinazione. L’Atalanta, da parte sua, ha adottato un approccio molto differente, mettendo in atto una strategia paziente e personalizzata che ha permesso a De Ketelaere di trovare il suo spazio e brillare. Questo approccio si è dimostrato vantaggioso tanto per il giocatore quanto per la squadra, con De Ketelaere che ha rapidamente ripagato la fiducia con prestazioni eccezionali. La prestazione i ieri sera in Champions in maglia nerazzurra contro lo Young Boys ne è il fulvido esempio. Doppietta e assist come se piovesse, autentico re della serata con una prestazione da incorniciare. Il club ha anche gestito con saggezza l’aspetto economico del suo passaggio, garantendo condizioni favorevoli che allo stesso tempo sostenevano le loro finanze e assicuravano il talento del giocatore.
Lezioni per il Milan e il calcio in generale
Il viaggio di De Ketelaere offre diverse lezioni per il calcio moderno, soprattutto in termini di gestione delle aspettative e dell’integrazione dei giocatori nelle squadre. Mentre il Milan potrebbe rimpiangere la sua stratificata strategia di trasferimento e la mancanza di visione nel valorizzare il talento del giocatore, l’Atalanta può orgogliosamente rivendicare la sua capacità di riconoscere e coltivare le abilità uniche di De Ketelaere, un’abilità che si è tradotta in successo sia sul campo che sui bilanci.
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