Milan
Il Comune di Milano omaggia il fondatore del Milan Herbert Kilpin nel giorno del compleanno numero 125
Un uomo, una visione, un’eredità eterna: Herbert Kilpin, l’inglese che ha cambiato il destino del calcio milanese, trova il suo posto tra gli immortali.
In una mattinata intrisa di storia, Milano ha reso omaggio a una figura cardine non solo del calcio italiano ma della stessa essenza della metropoli lombarda.
Herbert Kilpin, il visionario fondatore dell’AC Milan, è stato celebrato con un atto di profondo rispetto: la sua tumulazione nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale, santuario dei milanesi illustri che hanno inciso la loro eredità nella memoria collettiva della città e del Paese.
Un pioniere del calcio nella città meneghina
Nato a Nottingham nel 1870, Kilpin lascia l’Inghilterra alla ricerca di nuove avventure professionali, approdando in Italia nel 1891. Amante del calcio fin dalla tenera età, Kilpin giocò un ruolo cruciale nell’introduzione e nella diffusione di questo sport nel Bel Paese. Risiedendo a Milano dal 1898, cedette alla propria passione blendendo le proprie radici inglesi con l’animo vibrante del capitalismo lombardo: l’anno seguente, con l’ausilio di Alfred Edwards e di un gruppo di amici entusiasti, italiani e non, diede vita al Milan Foot-ball and Cricket Club. Assumendo simultaneamente i ruoli di primo allenatore, giocatore e capitano, Kilpin trasformò un semplice hobby in una leggenda sportiva di fama mondiale, definendo le basi di quello che sarebbe diventato uno dei club più titolati ed emblematici del panorama calcistico internazionale.
Il Famedio: un luogo di eterno ricordo
Il Cimitero Monumentale di Milano, con il suo Famedio, rappresenta da sempre un luogo di commemorazione e rispetto dove riposano uomini e donne che, con le loro azioni e il loro impegno, hanno contribuito a rendere grande Milano e l’Italia. Tra essi figurano nomi del calibro di Dario Fo, Giorgio Gaber, e altri illustri compatrioti che hanno lasciato un segno indelebile in vari campi. Da oggi, anche Herbert Kilpin condivide questo spazio sacro, accanto a personalità storiche e a Giuseppe Meazza, un altro eroe del calcio milanese e nazionale, in una simbolica riconciliazione tra passato e presente sportivo della città.
Una cerimonia tra storia e attualità
La cerimonia di commemorazione ha visto la partecipazione di eminenti figure pubbliche, tra cui il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Presidente del Milan, Paolo Scaroni. Entrambi hanno sottolineato non solo l’importanza storica di Kilpin per il calcio e per Milano, ma anche come la sua figura continui a incarnare i valori di integrazione e passione che animano la città. La presenza di Helen Stirland, discendente di Kilpin, ha aggiunto un tocco di personalità e continuità alla celebrazione, richiamando l’interconnessione tra le radici della leggenda del Milan e le generazioni future.
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