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Chievo-Inter 2-1 | Telecronache di Tramontana e Recalcati – Video
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La festa nell’ultima partita degli ormai ex interisti Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito, è stata rovinata da un… ex interista. E’ Victor Obinna l’uomo che ha regalato la vittoria al Chievo nell’ultima giornata di campionato. I clivensi, con questi tre punti, salgono a quota 36 in classifica (quintultimo posto) e superano il Sassuolo (entrambe già salve). Obinna è entrato al 27′ del secondo tempo per ordine di Eugenio Corini, con il Chievo sotto di una rete. Per l’Inter, già qualificata in Europa League, è una sconfitta indolore, ma nonostante l’obiettivo minimo raggiunto resta un pizzico di amarezza nel club nerazzurro per una stagione che ha evidenziato alcuni limiti a cui la società dovrà porre rimedio.
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Numeri e curiosità dopo Chievo-Inter 2-1: né Chievo né Inter hanno segnato su calcio di punizione diretto in questo campionato. Una sola sconfitta per l’Inter nelle precedenti otto giornate, tre le vittorie incluso il 4-1 sulla Lazio di sabato scorso. Il Chievo non pareggia da ben 17 giornate di campionato (6V con quella contro l’Inter, 11P), ed era reduce da tre sconfitte casalinghe di fila senza segnare. Solo una volta il Chievo è riuscito a non subire gol in Serie A contro l’Inter (0-0 a Milano nel marzo 2004). Il Chievo aveva raccolto un solo punto nelle precedenti sei sfide di campionato contro l’Inter, in occasione dell’1-1 nella sfida dell’andata.
Le parole di Mazzarri a fine partita:
“Non è questa partita che ci fa cambiare opinione sulla stagione. C’è soddisfazione perché la società ha capito quello che ho fatto quest’anno e quello che abbiamo superato. Ora ci incontreremo, ci sono altre cose di cui parlare e poi non ci saranno problemi. Quando si riparte, lo si deve fare con entusiasmo al di là dei contratti, così come è successo a Napoli. Abbiamo chiuso il campionato con una giornata di anticipo, oggi hanno giocato i ragazzi che hanno sofferto di più in panchina. E’ stata una partita un po’ così. Rimanere con il contratto in scadenza? Certo, a Napoli è stato un anno fantastico, si è lottato con la Juventus per lungo tempo per lo scudetto. Il contratto ce l’ho lo stesso, a scadenza o non, dovrò lavorare sui calciatori. Ripartiremo senza riferimenti? Samuel, Zanetti, Milito hanno fatto la storia dell’Inter. Se si riparte da zero bisogna creare un’anima anche senza di loro. Stagione stressante? Quest’anno per la società è stato un anno particolare, con la fine di un ciclo. Per un allenatore come me è stato un anno stimolante, con situazioni diverse da affrontare. Ho un bagaglio in più di esperienza, su questo sono più a conoscenza del mondo Inter e ne farò tesoro. I fischi di San Siro? La gente va capita ma il popolo interista dovrebbe apprezzarmi per il lavoro che ho fatto per la società. Non era semplice arrivare quinti, le scelte di far giocare certi ragazzi, per loro degli idoli, alcuni non lo hanno capito”.
E quelle di Corini:
“Ci meritavamo una serata così, i ragazzi hanno disputato una partita importante. A inizio ripresa non siamo stati brillantissimi, poi con l’ingresso di Obinna c’è stata la svolta e abbiamo meritato questa vittoria. La squadra ha giocato e costruito, oggi il risultato contava meno ma ci tenevo per i ragazzi. Si meritavano una bella serata e meglio di così non potevamo pensare a questa partita”.