Serie A
Zeman e la Roma, la contestazione dell’Olimpico con il Cagliari: “Via il boemo”
Durante Roma – Cagliari ecco la prima vera contestazione dei tifosi da quando sulla panchina giallorossa è tornato Zdenek Zeman. Prima o poi doveva succedere, d’altra parte lo scorso anno il povero Luis Enrique era fortemente contestato da etmpo, eppure dopo lo stesso numero di partite giocate aveva conquistato 35 punti, uno in più rispetto a Zeman che ha anche potuto beneficiare della vittoria a tavolino proprio contro il Cagliari nel girone d’andata. Questo nonostante anche la quarta giornata di ritorno dello scorso campionato coincise con una sconfitta giallorossa (in trasferta a Siena).
Contro il Cagliari in casa si salva, al solito, solo Francesco Totti. Il capitano pareggia l’iniziale vantaggio firmato da Nainggolan, ma ad inizio ripresa la super papera di Mauro Goicoechea riporta avanti i sardi. Ci aspetta la reazione della Roma, ma soltanto Totti mette in difficoltà Agazzi, intanto in contropiede i cagliaritani dilagano. 1-3 di Sau e 1-4 di Pisano con due legni colpiti da Thiago Ribeiro e dallo stesso Sau sull’azione del 4-1. La difesa giallorossa è da belle statuine e l’Olimpico, già stranamente silenzioso, risponde con sonori fischi prima a Tachtsidis (che esce sostituito dal rientrate De Rossi) poi al resto della squadra.
Le tribune si svuotano, la gente dopo il quarto gol del Cagliari abbandona le tribune, ed anche i fedelissimi della Curva Sud contestano con i soliti cori (“Andate a lavorare”, il più gettonato), si voltano di spalle al campo ed espongono uno striscione (di dimensioni ridotte, ma significativo): “Via il boemo“. Dopo la fiducia “forzata” incassata da Zeman che aveva invocato “più disciplina e più regole” per i giocatori finendo sulla graticola con la società, pronto ad esonerarlo prima del passo indietro, ora è il pubblico giallorosso a non considerare più un’ipotesi fuori discussione la cacciata del boemo. Il gol del 4-2 di Marquinho nel recupero non risolve certamente i problemi del tecnico e della sua squadra.