Oggi Paolo Cannavaro è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Marte per commentare il suo rientro in campo dal primo minuto dopo la squalifica, previsto domenica prossima a Parma. Sara la prima partita dopo l’assoluzione della Corte Federale della Figc che sei giorni fa ha cancellato le squalifiche di Cannavaro e Grava, restituendo anche al Napoli i due punti di penalizzazione inflitti in primo grado dalla Commissione Disciplinare. Per il capitano azzurro l’assoluzione ed il reintegro sono state una vera e propria liberazione che l’ha fatto piangere dalla felicità:

«La squalifica per il calcioscommesse? Pensavo che questa ingiustizia non potesse capitare a me, la sensazione è di gridare ma nessuno ti ascolta. L’umore cambiava nel giorno della partita, per il resto con Grava eravamo sempre noi. Il giorno della sentenza ho cercato di isolarmi poi quando ho scoperto da Sky dell’assoluzione sono scoppiato a piangere».

Adesso che Cannavaro è tornato a disposizione di Mazzarri, spera di aiutare i compagni a battere Juventus e Lazio nella lotta ‘Scudetto’. Secondo il capitano degli azzurri, la sua squadra ha ottime chance nella corsa al titolo nonostante la maggiore qualità della rosa juventina:

«Lo scudetto? La Juve è molto più cinica di noi, Napoli e Lazio stanno viaggiando a livelli altissimi, ma loro ancora di più. Noi però possiamo battere chiunque, abbiamo qualità tecnica e grandi giocatori».

All’inizio dell’intervista Cannavaro ha parlato anche dei cori contro i napoletani della curva della Juventus, intonando a sua volta un coro degli ultras azzurri (“Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell’eruzione ce ne freghiamo“) e chiedendosi come facciano alcuni napoletani a tifare per la Juventus “visto che ci trattano così“. Potrebbe chiedere lumi al fratello Fabio, che con la Juve ci ha giocato. Due volte.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2013


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