E’ stato il sogno dei tifosi laziali per qualche ora. Lui è Felipe Anderson, centrocampista offensivo del Santos Futebol Clube, classe ’93. Un calciatore giudicato già importante da tutti gli addetti ai lavori e dagli osservatori internazionali, un eventuale acquisto che avrebbe rafforzato la Lazio. In questi ultimi due giorni si sono intensificate le trattative tra il club di Claudio Lotito e il Santos, ma l’affare è saltato negli ultimissimi minuti che precedevano la chiusura del calciomercato. I capitolini devono fare i conti anche con la mancata cessione di Mauro Zarate alla Dinamo Kiev, ma si consolano con l’alleggerimento del monte ingaggi grazie alle cessioni a titolo temporaneo dei giocatori Juan Pablo Carrizo e Giuseppe Sculli, rispettivamente all’Inter ed al Pescara, quella di Luciano Zauri a titolo definitivo al club abruzzese e infine la cessione a titolo definitivo di Lionel Scaloni all’Atalanta.
Il direttore sportivo Igli Tare ha rilasciato in esclusiva un’intervista a lalaziosiamonoi.it in cui analizza la giornata piuttosto convulsa del mercato laziale:
“Non credo sia una giornata negativa, purtroppo siamo partiti da un cifra in partenza e siamo dovuti andare a cercare in tutti i modi di concludere questa operazione che sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Avevamo trovato l’accordo e doveva andare tutto a buon fine. Ma ad un certo punto le cose si sono complicate per il fatto che tra il fondo che detiene il 50% del cartellino di Felipe Anderson e la società non c’è stato l’accordo per motivi economici”.
Sui forum e negli ambienti della tifoseria biancoceleste serpeggia un certo malumore per quella che viene considerata l’ennesima occasione per fare il salto di qualità definitivo in una stagione finora esaltante e per la “sindrome da ultimo giorno di mercato” che caratterizza Lotito ed i dirigenti:
“L’accordo c’era, la cifra c’era: 7,5 più il 30% sulla futura cessione. Il problema era che come si dividevano i soldi tra le parti. Perché non si è conclusa prima l’operazione? Io ho un solo rammarico per come si è conclusa la trattativa. Ma nonostante questo la squadra c’è, come abbiamo già detto ad agosto e lo abbiamo confermato con i fatti in tutto questo periodo. Purtroppo questa è una squadra che va migliorata con giocatori di un certo livello che possono garantire il salto di qualità. E questi tipi di trattative hanno i loro tempi, non si possono chiudere dall’oggi al domani. Questa trattativa è partita il 7 gennaio e purtroppo il tempo che ci vuole non possiamo deciderlo noi. Noi abbiamo l’obbligo di rispettare quello che possiamo fare e quello che non possiamo fare”.
Tare parla di offerta congrua fatta ai brasiliani:
“Abbiamo fatto una proposta che era fuori dalla nostre possibilità perché un’offerta del genere all’inizio era impossibile da fare. La volontà del giocatore, dei suoi procuratori e la nostra è di andare avanti e di cercare di concludere questo affare in estate. Non guardiamo le altre squadre. Se lo hanno fatto qualcosa è una questione loro. Io penso che portare un giocatore come Felipe Anderson sarebbe stata un qualcosa di positivo in più per questa squadra, però ripeto che questa è una squadra che ha le carte in regola per essere competitiva fino alla fine. Siamo in finale di Coppa Italia, siamo ancora in corsa in Europa League, siamo terzi in campionato, non vedo perchè mettere in discussione questa squadra”“
La Lazio è ancora alle prese con la questione Zarate. L’argentino sembrava vicinissimo alla Dinamo Kiev (Lotito parlava di “offerta importante”), ma poi le due parti si sono allontanate. Il mercato ucraino chiude tra circa un mese e in teoria ci sarebbe ancora la possibilità di piazzare l’attaccante:
“Si, c’è tempo, i mercati che sono aperti. Non è andata a buon fine quello che doveva andare a buon fine. I motivi? I protagonisti che hanno fatto parte di queste trattative li conoscono in maniera chiara quindi è inutile tornarci. Purtroppo ci vuole buon senso nei confronti di una società che ti ha dato la possibilità di venire in Europa, di diventare un giocatore importante, di cogliere il momento opportuno per aiutare se stessi e anche di permettere alla società di programmare in modo diverso. Di sicuro, lo abbiamo scoperto adesso che Zarate si è innamorato di certi paesi che prima non aveva preso in considerazione. Sicuramente la Lazio non farà sconti per accontentare le richieste di un calciatore. Di sicuro lui è stato l’investimento più importante dell’era Lotito, sia a livello economico che a livello contrattuale. Per questo, se le condizioni saranno abbordabili per trovare una soluzione, noi lo faremo. Se le condizioni non ci sono, abbiamo l’obbligo di rispettare il contratto del giocatore”.
Alla Lazio è arrivato dallo Sporting Lisbona, invece, Bruno Pereirinha, 25 anni a marzo, terzino destro, ma anche centrocampista esterno all’occorrenza. Il giudizio di Tare:
“Mi piace. Lo avevamo già seguito l’estate scorsa. Avevamo fatto una proposta che lo Sporting non ha accettato perché puntava al prolungamento del contratto, nonostante tutto questo noi abbiamo rispettato il club portoghese facendo un accordo con loro, dandoci il giocatore già a gennaio e riconoscendogli una piccola parte di una futura vendita. Quindi abbiamo fatto un accordo molto corretto. Lui viene preso per fare il terzino destro ma può giocare anche esterno di centrocampo e volendo anche da interno al posto di Gonzalez”.
Intanto per l’agente di Felipe Anderson, Stefano Castagna, non è ancora detta l’ultima parola: “Il calciatore vuole la Lazio e i biancocelesti vogliono il giocatore, speriamo che si possa fare per giugno. Trattativa saltata? Non si è trovato l’accordo con il fondo inglese, quindi non c’erano più i tempi tecnici“.
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