Che Abramovic non intendesse puntare su Rafa Benitez per costruire un progetto di lunga durata è stato chiaro fin dal giorno del suo insediamento, dopo aver licenziato Di Matteo, che pure aveva vinto la Champions League, il russo aveva fatto capire che la soluzione dello spagnolo era solo transitoria. L’allenatore lo sapeva ed ha accettato ma con il passare dei mesi si è reso conto che quello è stato il suo primo errore nell’avventura a Stamford Bridge, probabilmente se n’è pentito e così oggi in conferenza stampa ha annunciato di fatto il suo addio a fine stagione, decisione comunicata nonostante la vittoria di ieri in FA Cup contro il Middlesbrough che vale l’accesso ai quarti di finale dove i Blues sono attesi dal Manchester United.
È un Benitez deluso quello che si è presentato oggi di fronte ai giornalisti, l’ex allenatore di Inter e Liverpool lancia accuse ben precise verso il suo ricco datore di lavoro e giustifica parzialmente il suo errore di valutazione motivandolo con la traduzione poco chiara dall’inglese allo spagnolo del contratto:
Definirmi ufficialmente come allenatore ad interim è stato un errore. Mi ha indebolito agli occhi di giocatori e fans. Un allenatore è un allenatore, per un giorno, per una settimana, per un mese, non cambia. Interim non vuol dire niente, sono io che scelgo la squadra da mandare in campo e come farla giocare. Se lo avessi saputo prima, non avrei accettato. Ma il contratto è una traduzione dall’inglese allo spagnolo, non ci siamo capiti e dopo l’annuncio è stato troppo tardi per cambiare, il danno ormai era stato fatto.
Ma Benitez ne ha anche per i tifosi che spesso lo contestano, celebre è il coro che i sostenitori dei Blues intonano in ogni partita quando scossa il 16′, quello per Di Matteo che con quel numero sulla maglia è entrato nel loro cuore negli anni novanta. Episodi di questo tipo non rendono certo più semplice la vita dello spagnolo che pure deve rendere conto dei risultati deludenti che sta ottenendo la squadra: fuori dalla Coppa di Lega e dalla Champions League, resta in corsa per l’Europa League e per l’FA Cup, abbiamo detto che è atteso dal Manchester United, nel frattempo in campionato rischia di sfumare il piazzamento nei posti che garantiscono un pass per l’Europa che conta. Benitez invita i tifosi a sostenere la squadra per aiutarla nel tentativo di centrare almeno un obbiettivo in questa stagione:
I tifosi devono capire che sbagliano a fischiarmi. Il resto dei fan vorrebbero vedere la squadra vincere e fanno il tifo per il Chelsea. Io voglio vedere il Chelsea vincere e faccio di tutto per riuscirci. Se qualche tifoso ha un’agenda contro di me, non fa comunque gli interessi della squadra seminando polemiche e zizzania. Dovrebbero capire che il Chelsea è in una fase di transizione, ma ha ancora obiettivi importanti da centrare in questa stagione, e destabilizzarlo non aiuta a coglierli.
La conferenza stampa si conclude con un moto d’orgoglio, Benitez ricorda le tante vittorie ottenute in carriera, dalla Champions League con il Liverpool ai due campionati in Spagna con il Valencia, passando per il mondiale per club con l’Inter, per un totale di nove trofei. Alla domanda precisa “Lascerà il Chelsea a fine campionato?” risponde con “Si vedrà”, ma l’impressione è che la sua avventura sulla panchina dei Blues sia già di fatto al capolinea.
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