La morte di Pietro Mennea, indimenticabile velocista degli anni ’70, ha lasciato nello sconforto anche il mondo del calcio che questa sera, in occasione dell’amichevole tra Italia e Brasile a Ginevra, ricorderà il campione di Barletta indossando il lutto al braccio, oltre che raccogliendosi insieme a tutto lo stadio in un minuto di raccoglimento in sua memoria prima del fischio di inizio. Mennea era e sarà ricordato per le sue imprese in pista, ma il suo rapporto col calcio non si ferma a una mera appartenenza al mondo dello sport: nella stagione 1998/99 Aniello Aliberti, l’allora presidente di una neo-promossa in Serie A Salernitana, lo volle all’Arechi e fu così che si ritrovò a ricoprire il ruolo di Direttore Generale del sodalizio campano in quella che dalle parti di Salerno ricordano come una delle più importanti e commoventi stagioni calcistiche del club granata.
Pietro Mennea era un appassionato, oltre che un intenditore, di calcio. Non aveva mai fatto mistero di tifare Inter e proprio la società nerazzurra sul proprio sito ufficiale ha voluto ricordarlo con un bel comunicato:
“Le strade di Pietro Mennea e dell’Inter si erano incontrate per l’ultima volta in quel maggio del 2010, allo stadio Flaminio di Roma, e raccontavano di una storia di sport vero, di successi, di campioni. Di Mennea, oro olimpico a Mosca nel 1980 e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996, e di quella squadra che da li a poco sarebbe tornata assoluta protagonista del calcio e della quale lui era un grande tifoso. Stamane la corsa del più grande velocista dell’atletica italiana, racchiusa in un’immagine con l’indice alzato in segno di vittoria che lo aveva avvicinato a Josè Mourinho, si è fermata Roma, dopo una dura lotta contro un male incurabile. Il presidente Massimo Moratti e tutta l’Inter si stringono intorno alla famiglia di Pietro Mennea nel ricordo un’icona dello sport italiano, di un campione che rimarrà tale per sempre”.
Anche la Juve ha dedicato poche ma sentite parole alla scomparsa della Freccia del Sud:
“Lo sport italiano è in lutto, per la scomparsa di uno dei suoi atleti più grandi, la ‘Freccia del sud’, Pietro Mennea. La Juventus piange la sua scomparsa e si unisce al cordoglio di tutto il paese”.
Si uniscono al cordoglio, tramite social network, anche Buffon e Del Piero. Così il portierore azzurro:
“Ci ha lasciato Pietro Mennea. Un uomo che ha portato il tricolore a sventolare alto in tutto il mondo. Indimenticabile per tutti noi sarà quel 19″72 di Città del Messico”.
Così Del Piero dall’Australia:
“Quante volte da piccoli abbiamo detto ‘Corro veloce come Mennea?’ Addio a un grande campione”.
Chiudiamo questa carrellata di messaggi in ricordo di Pietro Mennea con le dichiarazioni di Cesare Prandelli, ct dell’Italia:
“Un simbolo italiano nel mondo, e non solo dello sport, ma della volontà, del riscatto che nasce dal Sud che tutti noi italiani abbiamo dentro. Il mio ricordo di Mennea, che non ho mai avuto il piacere di conoscere è il terzo posto alle Olimpiadi del ’72. Tutto nacque da lì, un bianco, italiano, del Sud, che sfidava i neri della velocità, o i grandi dell’est come Borzov. Aveva una determinazione e una volontà fortissime, il dna italiano. Di tutti noi che ci portiamo dentro il nostro sud”.
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