Pochi minuti fa, nel corso del Consiglio di amministrazione del Cagliari, è stata presa una decisione clamorosa che potrebbe porre fine, almeno dal punto di vista sportivo, al caso Is Arenas. Il club sardo infatti ha deciso di disdire la concessione triennale per l’uso dello stadio.
L’atto è contenuto in una lettera inviata questa mattina dalla società rossoblu al Comune di Quartu Sant’Elena.
Il passo successivo sarà compiuto dai legali della società i quali dovranno stabilire modi e tempi per smontare la struttura che potrebbe essere trasferita in un altro Comune. Probabile anche che Cellino chieda al Comune un risarcimento dei danni, considerati i mancati incassi per tutta la stagione.
La tormentata vicenda che ha riguardato lo stadio Is Arenas si protrae da molti mesi. Molti gli episodi chiave tutti legati all’inagibilità della struttura inaugurata lo scorso anno, dalla sconfitta a tavolino rimediata contro la Roma fino alle recenti polemiche (poi rese vane dai risultati sul campo) di Adriano Galliani, che contestava la regolarità del campionato di Serie A a causa del fatto che talune gare fossero state giocate in questa stagione in una Is Arenas deserta (come contro la Fiorentina), in tal altre con spalti regolarmene gremiti (come contro il Milan).
Ora la decisione inaspettata dell’abbandono, che arriva dopo alcune settimane dall’arresto, tra gli altri, del presidente Massimo Cellino (ora agli arresti domiciliari).
C’è da segnalare che proprio nelle scorse ore era riemersa l’ipotesi che il Cagliari, in un futuro più o meno breve, potesse tornare a giocare allo stadio Sant’Elia.
Impianto che fu inaugurato nel 1970 e che ospitò il primo aprile 2012, l’ultima gara dei rossoblù. Poi lo spostamento temporaneo al Nereo Rocco di Trieste fino al passaggio all’Is Arenas. Mai davvero completato.
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