Luigi Riva, detto Gigi ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio tanto che la rivista World Soccer lo ha collocato alla 74esima posizione dei calciatori più forti di sempre. Fu acquistato appena diciottenne per il campionato 1963-1964 da Cagliari. Una maglia, quella rossoblu, che diventerà la sua seconda pelle. Nel 1970 si laureò Campione d’Italia conquistando col Cagliari guidato da Manlio Scopigno il primo ed unico scudetto nella storia della società sarda. Con il club sardo ha segnato 164 reti tra Serie A, Serie B e Coppe. Il suo addio al Cagliari coincise con l’abbandono dell’attività agonistica. Il 1 febbraio 1976 in un contrasto col difensore milanista Aldo Bet, subì un grave strappo muscolare all’adduttore della coscia destra che si aggiunse ai postumi degli infortuni subiti in carriera. Fu l’epilogo della sua splendida storia da calciatore.

In Nazionale, con 35 reti segnate in 42 partite disputate con la maglia azzurra, Riva detiene tuttora il record di marcature davanti a Giuseppe Meazza e Silvio Piola (memorabile il gol nella leggendaria semifinale contro la Germania nel mondiale messicano del 1970). Nel 1986-1987 fu presidente del Cagliari per pochi mesi, poi nel 1990 iniziò la sua attività con la FIGC al seguito della Nazionale, prima come dirigente accompagnatore ed infine come team manager, carica che ha ricoperto fino a ieri. Perché Riva ha salutato la rappresentativa nostrana dopo 50 anni: la decisione, assunta da ‘Rombo di Tuono’ (il soprannome che coniò per lui Gianni Brera), è stata comunicata a Giancarlo Abete, presidente della Figc, e al direttore generale Antonello Valentini.

E’ stato la guida e la chioccia di molti giocatori azzurri in queste due decadi. Da Roberto Baggio a Vieri, Maldini, Del Piero, Totti, Cassano fino all’irrequieto Balotelli e molti altri. Tutti ricevevano consigli o una parola di conforto nei momenti di difficoltà dal totem di Leggiuno. “Lascio l’azzurro dopo 50 anni: me ne vado in punta di piedi anche se Abete mi vorrebbe ancora”. Con una telefonata all’Ansa, Gigi Riva ha chiuso un meraviglioso libro di storia azzurra durato quasi 50 anni:

“Fisicamente non ce la faccio più. Ho comunicato la mia decisione al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete e al direttore generale Antonello Valentini. Mi ha fatto un piacere enorme vedere che loro sarebbero disposti ad aspettarmi ancora. Abete voleva che arrivassi fino al Mondiale del prossimo anno. Ma i dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le trasferte, non me lo consentono”.

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ultimo aggiornamento: 21-05-2013


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