Prandelli rimprovera Balotelli per l'esultanza, lui accetta: "Non mi toglierò più la maglia"

L’ossessione di Mario Balotelli per l’esultanza che diventò famosa dopo il gol realizzato ai tedeschi nel Campionato Europeo costa sempre un cartellino giallo. Le regole, nel frattempo, non sono cambiate e l’attaccante rossonero dovrebbe cercare di limitare la sua esuberanza quando realizza una rete, seppur bella e decisiva. Il regolamento della Confederations Cup prevede la squalifica dopo sole due ammonizioni e beccarsi un giallo per un “capriccio” (l’ammonizione per un’esultanza può sembra eccessiva, ma questo è un altro discorso) è inutile e dannoso.

Lo sa bene Cesare Prandelli che al momento della sostituzione ha redarguito Balotelli davanti alle telecamere (foto in alto), senza tentare di nascondere inutilmente la propria arrabbiatura. E a fine partita il commissario tecnico rincara la dose:

“Per quando riguarda Mario Balotelli deve smetterla di mostrare i muscoli: le ammonizioni contano. Comunque è stato bravo prima. Ha fatto una buona partita, non si è innervosito. È stato attento per tutta la gara, la dimostrazione è il gol di forza e di carattere che ha segnato. Stasera ha fatto veramente molto bene. La sostituzione? Gli ho semplicemente detto che ormai i muscoli li ha fatti vedere a tutti, e che deve smettere di togliersi la maglia”.

Andrea Pirlo, autore di un gol fantastico e migliore in campo tra gli azzurri, con un pizzico di sarcasmo, commenta l’episodio: “Gli avevo detto di stare attento perché con due cartellini scatta la squalifica…evidentemente voleva fare vedere il fisico“.

E Mario Balotelli afferma, ai microfoni di Sky a fine partita, di aver imparato la lezione:

“Non la tiro mai più via la maglia, giuro. C’è questa regola dei due gialli ma io non lo sapevo, la prossima volta non la faccio. Siamo tutti importanti in questa squadra. Non è che sono io e la squadra intorno a me, sono io e la squadra insieme, siamo molto forti. Contro il Messico è stata una bella partita, belle emozioni e un grande pubblico. Qualificazione a portata di mano? Sì, se vinciamo la prossima. Noi siamo qua per fare il meglio possibile e abbiamo le qualità per arrivare in fondo”.