Non sarà proprio l’Inter dei “fedelissimi”, ma per Walter Mazzarri ritrovare Campagnaro è una certezza, con la speranza non così remota di poter anche ritrovare al proprio servizio Ezequiel Lavezzi. Sì, perché si tratta dell’obiettivo concordato dal nuovo allenatore nerazzurro e la dirigenza nerazzurra, la quale tra l’altro provò ad anticipare a suo tempo (cioè in tempi non sospetti rispetto anche all’approdo dello stesso Mazzarri) il PSG sull’argentino dovendosi arrendere soltanto di fronte alla clausola rescissoria soddisfatta dai parigini e da Leonardo.
Il dirigente brasiliano non è tagliato per le trattative, evidentemente, e ha messo i paletti con concludere analoga operazione (ma al doppio delle cifre) per l’uruguaiano Edinson Cavani, tornando a sollevare e anzi spingere l’Inter verso Lavezzi, molto probabilmente in uscita dal club transalpino.
L’ingaggio non è totalmente fuori parametro (sotto i 5 milioni a stagione) e un grande regalo a Mazzarri è comunque un buon segnale, oltre che un ottimo inizio di rapporto: lo stesso allenatore sa che Icardi e Belfodil, colpi interessantissimi messi a segno da Moratti, potrebbero aver bisogno di tempo. Milito è un rebus che potrebbe anche fare la fine di Stankovic, rientrando un anno anzitempo ad Avellaneda come da desiderata del calciatore (anche lui praticamente a fine carriera).
Il tecnico, da quel che trapela, ha avuto garanzie anche al momento della cessione di Cassano: arriverà un attaccante mobile di alto livello, Thohir o non Thohir, e Lavezzi è l’indiziato perché all’Inter ha detto sì da tempo. L’alternativa già a taccuino è Alexis Sanchez, ex Udinese del Barcellona: l’unico rischio è che su entrambi si possa arrivare a una collisione con il Liverpool che sarà vittima tecnica della partenza inevitabile di Luis Suarez.
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