De Oliveira Anderson Rodney, semplicemente noto come Babù, ridiventerà per qualche giorno un giocatore di Serie A. L’ex attaccante di Lecce (è stato allenato anche da Zeman) e Catania, 32 anni, è stato ingaggiato dalla Roma in queste ore. In realtà il club giallorosso lo girerà presto all’estero per liberare il posto di extracomunitario a Gervinho. La Roma, infatti, ha sfruttato una “falla” del regolamento. Se un club di Serie A ne cede uno all’estero, può sostituirlo con un altro dello stesso status, per un massimo di due nuovi ingressi per stagione. Da qui nasce l’idea della compravendita lampo, escamotage preso in considerazione anche da Napoli e Fiorentin.
Per tesserare Maicon, invece, la Roma ha acquisito il cartellino dell’ivoriano Amara Konatè che poco dopo è stato girato in Spagna al Lleida Esportiu, formazione di Segunda Division B. I giallorossi già nel 2011 seguirono lo stesso procedimento prendendo il senegalese Mendy e l’ivoriano Koffi, ceduti poi in Belgio per far spazio a Trigoria ai nuovi acquisti. La pratica, però, non è molto gradita all’Assocalciatori che a tal proposito vorrebbe ridiscuterla in Consiglio Federale. Il club capitolino, dal canto suo, spiega che si tratta di operazione vantaggiose per tutti:
“La nostra è una virtuosa applicazione della legge poiché permettiamo a calciatori praticamente espulsi dal sistema di tornare a giocare all’estero percependo uno stipendio che in Italia non avrebbero più. Dietro ci sono degli interessi, ma si tratta comunque di operazioni intelligenti da cui tutti traggono beneficio: il giocatore torna a fare il proprio lavoro e la società può portare in Italia un extracomunitario di livello superiore che aumenta anche l’appeal del campionato. Non siamo solo noi a pensarla così”.
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