Non c’è soltanto il calcio giocato, seppure il campionato sia iniziato con poche sorprese (non si offendano i milanisti): c’è ancora tanto calciomercato.
Perché in Italia, in particolare, il vil denaro è parte integrante e primaria delle strategie. L’esempio più lampante è la Roma di Garcia, che ha ceduto Marquinhos e Lamela senza chiudere anche all’eventuale partenza di Pjanic: quest’ultimo è un pallino del tecnico, che lo fa giocare come trequartista a Livorno. Proprio dove Pjanic vuole giocare.
Per il bosniaco, però, arrivano offerte sempre più pressanti e sostanziose, ultima in ordine di tempo quella dell’Arsenal che vorrebbe più o meno tendere alla Roma la stessa trappola con cui il Chelsea ha strappato il brasiliano Willian al Tottenham, favoritissimo per assicurarsi il giocatore.
L’Arsenal, per Pjanic, offre 20 milioni o poco meno. Più la vetrina Champions League, con il centrocampista che chiede la cessione salvo un rinnovo con adeguamento a 3,5 milioni da parte della Roma, eventualità da escludersi a priori.
Sarà decisiva la seconda metà della settimana che inizia.
I giallorossi, però, non stanno guardare.
La proprietà ha chiesto a Sabatini di prendere profili “alla Lamela”, alla ricerca di incassi che vadano ad assottigliare i debiti e, in prospettiva, che permettano di concretizzare il sogno dello stadio promesso al momento dell’insediamento.
E qui spunta Adem Ljajic (con Hernandez del Palermo in mano, se si trova nuova casa al costoso Borriello).
12 milioni di euro offerti ufficialmene ai Della Valle, che a questo punto spingono il bizzoso fantasista serbo verso la capitale piuttosto che al Milan (fermo ancora a 9 milioni di euro).
Si dice che sia anche una questione di principio non così diversa da quella messa in scena con la Juventus per Stevan Jovetic.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG