Napoli – Livorno. Nel corso della gara vinta dal club partenopeo nei confronti dei toscani con un secco 4-0, i tifosi della Curva B si sono resi protagonisti di una protesta a dir poco singolare. Il destinatario del messaggio è il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, che fin qui ha dimostrato di non avere sempre un unico metro di giudizio nel sanzionare cori e striscioni insultanti: così dopo aver chiuso per un turno la curva del Milan per gli insulti piovuti nei confronti dei partenopei durante la gara di Milano di qualche settimana fa, nessun provvedimento è stato preso nei confronti degli stessi cori e striscioni esposti dai tifosi rossoneri durante Milan – Sampdoria della settimana scorsa.

Ecco perché, la Curva B del Napoli ha esposto nel pomeriggio di oggi lo striscione “Napoli colera”, accompagnato subito dai coro che in queste settimane è stato intonato in diversi stadi d’Italia: “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani, sono colerosi, terremotati, e col sapone non si sono mai lavati” e ancora “Vesuvio lavali col fuoco”. Sono trascorsi pochi minuti e un altro striscione è apparso nella curva del Napoli: “Ora chiudeteci la curva”. Il destinatario è ironicamente il giudice sportivo, cui ora, regolamento alla mano, toccherebbe sanzionare la curva partenopea con la chiusura della stessa, seppur i cori intonati oggi siano stati rivolti verso se stessi.

Dunque, la protesta dei napoletani è di solidarietà nei confronti dei colleghi milanisti (che si sono visti chiudere la curva per insulti ai partenopei) e agli interisti, che hanno ottenuto la stessa sanzione per i buu razzisti nei confronti di Pogba e Asamoah durante l’ultimo Inter – Juventus. Un qualcosa di surreale, che lascia le stesse perplessità suscitate spesso dalle decisioni di Tosel.

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ultimo aggiornamento: 06-10-2013


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