Il Manchester City travolge l’Arsenal primo della classe davanti al proprio pubblico, la squadra di Pellegrini conquista i tre punti con un pesante 6-3 e si porta a sole tre lunghezze dai londinesi che continuano a guidare la classifica. La squadra di casa parte subito forte e nei primi dieci minuti non fanno toccare la palla ai Gunners, il gol del vantaggio arriva al 13′ ed è una conseguenza più che naturale. C’è un angolo battuto da Nasri, Demichelis prolunga di testa sul secondo palo dove arriva in acrobazia Aguero che batte per la prima volta, in quello che sarà un pomeriggio lunghissimo, il malcapitato Szczesny.
Alla mezz’ora c’è la reazione dell’Arsenal che trova il gol del pareggio con Walcott, la conclusione dell’attaccante inglese è deviata da Demichelis e spiazza Pantilimon. Prima di rientrare negli spogliatoi però il City mette di nuovo la testa avanti con Negredo che anticipa tutti in area su un cross di Zabaleta. I Citizens arrotondano il loro bottino al 5′ minuto della ripresa con Fernandihno, il brasiliano piazza un destro a giro che non lascia scampo a Szczesny che è costretto a raccogliere ancora una volta la palla in rete. Gli ospiti accorciano ancora le distanze con un gran gol di Walcott, da rivedere il destro con il quale batte Pantilimon e realizza la sua personale doppietta.
Ma ci mettono tre minuti i ragazzi di Pellegrini a ripristinare il doppio vantaggio, il gol è di David Silva che raccoglie l’assist di Jesus Navas e di prima la mette alle spalle di Szczesny. Il 5-2 è opera ancora di Fernandinho che chiude un triangolo con Nasri e batte il portiere con un tocco da sotto. L’Arsenal ha un sussulto di orgoglio e trova il 5-3 al 90′ con un colpo di testa di Mertesacker, il cross era di Sagna. In pieno recupero però Yaya Touré dal dischetto realizza il gol che rende tennistico il finale, una vittoria convincente per una squadra che in otto partite casalinghe ha segnato ben 35 gol. L’Arsenal si ferma ma resterà in testa alla classifica anche se dovessero vincere Chelsea e Liverpool, ma Wenger deve meditare sui motivi di questa pesante sconfitta.
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