Alla Roma non va per niente giù la chiusura delle curve in vista dei prossimi impegni casalinghi a causa dei presunti cori razzisti pronunciati dai suoi tifosi all’indirizzo di Mario Balotelli e degli altri giocatori di colore. Nel suo referto, Gianpaolo Tosel motiva la sua sanzione affermando che dal settore ospiti di San Siro, sia partito ripetutamente il coro: “rossoneri squadra di neri”. Un grosso abbaglio secondo il club giallorosso, che al ricorso allegherà un contributo video nel quale si sentirebbe chiaramente che i tifosi della Roma urlano “rossoneri carabinieri”.
Nell’immediato, intanto, la società presieduta da James Pallotta dovrà pagare l’ammenda di 50mila euro, mentre la Curva dovrebbe osservare due turni di squalifica essendo stata revocata per recidività anche la sospensiva deliberata lo scorso 21 ottobre a seguito dei fatti di Roma – Napoli. Il club capitolino dovrebbe giocare senza il suo tifo più caldo le gare casalinghe contro Catania e Genoa: contro il club ligure saranno entrambe le curve ad essere chiuse. Per ora, secondo quanto trapela da Trigoria, non c’è alcuna intenzione di imitare la Juventus e di riempire lo stadio con i bambini, ma non è un’ipotesi da scartare a priori.
In ogni caso, la decisione del giudice sportivo è stata presa come un fulmine a ciel sereno da parte della società romanista, anche perché pare che gli 007 federali avessero tranquillizzato i dirigenti giallorossi allo Stadio San Siro affermando di non aver udito cori rappresentanti discriminazione razziale. Secondo quanto riferisce ‘Il Messaggero’, ad udirli sarebbero stati gli uomini della Digos. Da qui la decisione della Roma di sporgere reclamo, non prima però di aver chiesto l’intera documentazione portata all’attenzione del giudice sportivo. Quello che il club vuole capire, soprattutto, è da quando in qua il parere della Digos ha maggiore valore di quello degli ispettori federali.
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