Qualche ore prima del fischio di inizio di Bologna – Udinese, sulla sua pagina Facebook, frequentata da più di 700 mila utenti, Gianni Morandi aveva scritto:
Mi congratulo con i tifosi della curva Andrea Costa, stadio Dallara, che domani 1 febbraio, in occasione della partita di campionato BOLOGNA-UDINESE ( ore 18 ), hanno promosso una raccolta fondi per le popolazioni colpite dall’alluvione, nella zona della bassa modenese. Dopo l’ultima partita contro il Napoli, io mi ero decisamente dissociato da questi tifosi che avevano insultato i sostenitori avversari con cori offensivi, ma non posso non apprezzare una iniziativa come questa, che dimostra grande generosità e mette in evidenza la sensibilità dei cittadini bolognesi.
L’iniziativa benefica resta, ma chissà se il cantante, presidente onorario del club emiliano, avrà apprezzato la “generosità” e la “sensibilità” dimostrata ieri dalla curva. Infatti sugli spalti sono stati esposti alcuni striscioni decisamente offensivi nei confronti di Morandi, al quale i supporter rossoblu hanno chiesto, senza troppi giri di parole, le dimissioni.
Tutto nasce dalle critiche che Morandi aveva avanzato pubblicamente nei confronti dei tifosi che lo scorso 19 gennaio nel corso della gara casalinga contro il Napoli avevano fischiato mentre veniva diffusa la canzone Caruso (brano ‘napoletano’ cantato dal bolognese Lucio Dalla) e avevano intonato ‘Oh Vesuvio lavali col fuoco’. Peraltro durante il match apparve anche l’inequivocabile striscione ‘Sarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere’.
La curva, dunque, non ha perdonato il severo rimbrotto di Morandi in merito al quale CalcioBlog aveva sollevato da subito qualche perlessità. Negli striscioni esposti ieri viene fatto riferimento alla coprofagia, di cui, secondo voci popolari mai confermate, il cantautore soffrirebbe da tempo. Da parte dello stesso Morandi per il momento non sono arrivate repliche o reazioni, ma le possibilità che annunci un passo indietro ad ora appaiono molto alte.
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