Dopo la rocambolesca eliminazione dall’Europa League, conseguenza del 3-3 rimediato stasera sul campo del Ludogorets, Edy Reja ha incontrato i giornalisti per commentare la partita della sua Lazio. Sul pareggio pesano senza dubbio gli errori di Federico Marchetti. In particolare il portiere biancoceleste è stato autore di una papera in occasione del secondo gol dei bulgari ed è apparso tutto tranne che sicuro in occasione della terza rete, quella decisiva ai fini della qualificazione. Reja ha giustificato l’estremo difensore, tornato titolare dopo che per due mesi era stato rimpiazzato da Berisha:
Non si è reso conto di essere sulla linea, adesso non so se era dentro o fuori. Qualcuno dice che sia dentro, io non lo so, mi dispiace perché Federico mi aveva detto di stare bene e aveva fatto un’ottima prestazione sino a quel momento. Ha avuto questo incidente di percorso e mi dispiace. Prima che arrivino le vostre domande, vi dico che è lui il portiere titolare.
Reja ha sottolineato che “Marchetti è un giocatore importante per noi” e ha spiegato che il portiere era stato avvertito del fatto che avrebbe giocato titolare al posto di Berisha stanco perché “veniva da tante partite consecutive, una ogni 3 giorni”. Sarà comunque complicato per il portiere 31enne ritrovare sicurezza in breve tempo ed è quindi probabile che in campionato sia Berisha a giocare dal primo minuto contro la Fiorentina.
Nel dopo-partita Reja ha anche commentato l’arbitraggio, insinuando che l’ambiente abbia influenzato la direzione di gara del portoghese Benquerença:
Sul 2-0 l’arbitro non ci ha mai fischiato un fallo a favore, succede spesso quando si va a giocare in certi ambienti e bisogna metterlo in preventivo. A fine match ho visto qualcuno un po’ nervoso, nello spogliatoio i giocatori si lamentavano per qualche fallo subito e non fischiato dall’arbitro, soprattutto nella ripresa. Questa cosa non va bene, quando si va avanti i designatori devono essere più attenti.
Reja ha comunque mostrato ottimismo dicendo che “siamo sulla strada giusta: abbiamo tenuto bene palla, abbiamo fatto ottimi fraseggi e li abbiamo colpiti dove dovevamo. Ero convinto anche prima di venire qui che ce l’avremmo fatta, poi ci sono stati degli episodi che hanno girato la sfida”.
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