Dopo le emozioni della notte del Vicente Calderon, il pensiero dell’Atletico Madrid è tutto rivolto ai sorteggi di domani che permetteranno di conoscere il nome del prossimo avversario in semifinale. Sulla carta sarebbero da evitare i campioni in carica del Bayern Monaco, di gran lunga la squadra favorita per la vittoria finale, e il Real Madrid, un derby madrileno avrebbe un fascino incredibile ma la squadra di Ancelotti è un cliente scomodissimo. Resta il Chelsea di Mourinho, i Blues sono per certi versi i meno quotati, già il raggiungimento delle semifinali è un traguardo che in pochi avrebbero preventivato all’inizio di questa stagione o anche soltanto dopo il 3-1 subito a Parigi da Ibrahimovic e compagni.
Paradossalmente però l’unica squadra che l’Atletico vuole evitare è proprio quella inglese, tutto per colpa di una clausola sul contratto che da tre anni lega Thibaut Courtois alla squadra spagnola. Il portiere belga classe 1992 è stato acquistato giovanissimo proprio dal Chelsea nell’ormai lontano 2011, ancora diciannovenne viene spedito a farsi le ossa proprio a Madrid dove impressiona subito tutti, grazie alle sue prestazioni vince la concorrenza del più esperto Sergio Asenjo. Il prestito viene rinnovato ogni anno da tre anni, difendendo la porta dei Colchoneros il belga ha vinto una Coppa di Spagna, una Europa League e una Supercoppa Europea. Da ieri sera insegue il sogno Champions League, ma quella clausola a cui nessuno ha dato tanto peso fino ad oggi potrebbe costringerlo a guardare dalla panchina le prossime partite se l’avversario dovesse essere la squadra di Mourinho. Il club di Abramovich infatti al momento dell’ultimo rinnovo dell’accordo con gli spagnoli ha chiesto e ottenuto di poter inserire una piccola postilla nel contratto per la quale l’Atletico Madrid deve versare 3 milioni di euro nelle casse inglesi per ogni partita in cui schiera l’estremo difensore contro di loro.
In caso di sfida nelle semifinali dunque l’impiego di Courtois costerebbe agli spagnoli 6 milioni di euro, una cifra che il club non può permettersi come ha subito messo in chiaro il presidente Enrique Cerezo intervistato da Onda Cero e Radio Marca. Due anni fa in Supercoppa Europea le due squadre si sono trovate di fronte e il portiere era regolarmente in campo, ma all’epoca non esisteva ancora questa clausola che è stata inserita nel contratto rinnovato la scorsa estate. Simeone si dovrà quindi affidare a Daniel Aranzubía, portiere trentacinquenne alla prima stagione in biancorosso proveniente dal Deportivo. Soltanto due presenze per lui, una in Coppa del Re e una in Champions League contro il Porto quando parò anche un rigore ai lusitani. Ora l’occasione di una vita, quella di essere protagonista in una semifinale, ma forse dalle parti del Vicente Calderon tutti si augurano di evitare il Chelsea pur di poter fare affidamento su Courtois.
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