Tutto il mondo è paese. E così A Bola e altri giornali portoghesi attaccano la Juventus e cerca di mettere pressione sui bianconeri che dopodomani affronteranno il Benfica nel ritorno della semifinale di Europa League. Tutta ‘colpa’ della decisione dell’Uefa di anticipare a domani il ricorso presentato dalla Signora per la gomitata di Enzo Perez ai danni di Giorgio Chiellini nella partita di andata (originariamente il Comitato disciplinare dell’Uefa si doveva riunire il 15 maggio).
Il Benfica è stato informato ieri sera e ha reagito in modo violento, anche perché ha solo 24 ore per presentare una linea di difesa: “Forse non vogliono che Perez segni il rigore decisivo contro la Juventus” dice Josè Gabriel, direttore della comunicazione lusitana. Gli organi di stampa, come detto, sono compatti con l’unica squadra portoghese ancora in corsa nelle competizione europee (e il Portogallo, non dimentichiamolo, è impegnato nel testa a testa con l’Italia per il ranking Uefa).
Record titola: “Fuoco contro l’Uefa” e scrive che “il Benfica ha perso la pazienza”. A Bola è diretto: “L’Uefa vuole la Juventus in finale”, con riferimento neanche troppo implicito al fatto che l’ultimo atto di Europa League si giocherà proprio nella casa bianconera. Josè Gabriel, proprio ad A Bola, ha riservato altre parole di fiele per la Juve: “Ci viene da chiedere se l’Uefa non voglia la Juventus in finale a Torino”.
Il clima è apparecchiato, rovente. Come probabilmente piace più al Benfica che alla Juve. Perez non è certo Maradona. Tatticamente è un giocatore molto importante, ma non può far pendere l’ago della bilancia da una parte. Senza dimenticare che se quella gomitata verrà considerata tale, l’Uefa non potrà che prendere il provvedimento che temono a Lisbona. Ma si sa, tutto il mondo è paese. Ed è facile attaccare la Juve. Non solo tra i patrii confini.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG