6 maggio 2014, 10.26: si aggravano le condizioni di Ciro Esposito. Il ferito è stato sottoposto a intervento d’urgenza.
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— Sky TG24 (@SkyTG24) 6 Maggio 2014
Ciro Esposito arrestato
Aggiornamento 11.57 Ancora ricoverato al Policlinico dopo il secondo intervento, Ciro Esposito, il tifoso del Napoli aggredito da Gastone, è stato arrestato con l’accusa di rissa. Secondo la ricostruzione della Questura di Roma sarebbe stato Ciro ad aggredire Daniele De Santis, che gli avrebbe sparato di conseguenza. La polizia piantona la stanza in cui il ragazzo si trova ricoverato, mentre la mamma non accetta la situazione: “Credevo che tutta quella polizia fosse lì per proteggerlo, invece no”. Per la famiglia, però, al momento il problema principale (al di là delle condizioni di salute del figlio) è di ordine pratico: “Se qualcuno ha un po’ di cuore ci mandasse un avvocato per tutelare mio figlio perché noi non abbiamo la possibilità economica”. Da quel che si sa, un avvocato di Napoli si è messo gratuitamente a disposizione.
4 maggio: Ciro Esposito, le ultime notizie e le condizioni di salute
Aggiornamento 20.05 – Buone notizie da Roma. Il secondo intervento al quale è stato sottoposto Ciro Esposito è riuscito perfettamente. A riferirlo è stata sua madre, da ieri al Policlinico Gemelli al capezzale del figlio: “L’intervento è concluso. I medici ci hanno detto che è andato benissimo. Ovviamente Ciro torna in rianimazione“. Anche uno degli zii di Ciro ha rilasciato un’intervista parlando di ‘miracolo’ di Dio e dei medici:
“E’ stato un triplo miracolo. Mio nipote è arrivato al San Pietro tecnicamente morto e l’hanno ricondotto alla vita. E’ arrivato al Gemelli in coma e i medici hanno detto: se riusciamo ad operarlo è un miracolo. Poi hanno detto che l’operazione era molto rischiosa e che lo stato clinico di Ciro non deponeva a favore della sua riuscita. Adesso, le parole del medico sono state: intervento perfetto. Ieri San Gennaro ha sciolto il sangue”
Aggiornamento 13.30 – Giungono notizie confortanti sulle condizioni di Ciro Esposito, il tifoso raggiunto da un colpo di pistola che avrebbe lesionato la colonna vertebrale negli scontri avvenuti un paio d’ore prima di Fiorentina – Napoli. E’ la madre di Esposito a raccontare ai giornalisti del risveglio del ragazzo: “Ciro si è svegliato. Andiamo cauti ma ci hanno detto che si è svegliato“. Alle parole di Antonella Leardi fa eco una zia, anche lei al Policlinico Gemelli: “Un agente ci ha detto che è vigile, si vede uno squarcio di luce”
Il tifoso del Napoli ferito è in gravi condizioni
E’ “in condizioni disperate” Ciro Esposito, il tifoso del Napoli gravemente ferito ieri negli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Esposito era arrivato in codice rosso all’ospedale Villa San Pietro, dove è stato operato d’urgenza e quindi trasferito al policlinico Gemelli della capitale. Il ragazzo, di 30 anni, è stato colpito da un proiettile che ha perforato un polmone, conficcandosi nella colonna vertebrale. I neurochirurghi del Gemelli stanno valutando la situazione, ma intanto saranno decisive le prossime 24 ore per sapere se il tifoso ce la farà a sopravvivere.
Esposito, all’ospedale di Villa San Pietro, è stato rianimato due volte. Trasferito al Gemelli, è in rianimazione e i medici dicono: “Ha perso molto sangue, speriamo di riuscire a operarlo tra qualche ora”. Nelle prossime ore verranno valutati i danni alla colonna vertebrale. La mamma di Ciro è disperata: “E’ stato un agguato” dice. Suo figlio rischia di restare paralizzato, se andrà bene.
Ancora la donna:
“Io a questo punto posso solo pregare. Lo avevo detto a mio figlio: stai attento, è pericoloso. Ma non pensavo fino a questo punto, non potevo immaginare che si arrivasse a sparare. E proprio al mio Ciro. Non aveva armi, si era portato solo i tre casatielli che gli avevo preparato io”.
Con mamma Antonella, ci sono il marito e altri due figli. Sono tutti di Secondigliano. L’uomo aggiunge:
“Scrivetelo che è stato un agguato, che hanno colpito un povero innocente. Mio figlio è solo un ragazzo come tanti, con la passione per il Napoli e la voglia di lavorare. Lo hanno colpito mentre andava allo stadio, ma lui non ha fatto niente, non ha provocato nessuno”.
Ciro adesso è in fin di vita. Un ragazzo come tanti, con la passione per il calcio. Che lavora in un autolavaggio nel quartiere napoletano di Scampia, tristemente noto per l’alto tasso di criminalità.
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