Questa sera il Bari, o “la Bari”, come amano chiamarlo i suoi tifosi scenderà in campo a Carpi per continuare a inseguire il sogno play off. L’aria che si respira in città è un misto tra l’esaltazione e lo sgomento, il primo sentimento è alimentato dai risultati che sta ottenendo la squadra di Alberti, il secondo dal terrore che questa gloriosa società potrebbe non esistere il prossimo anno. Dall’addio di Matarrese ancora non si è fatto avanti nessuno, tanti proclami, dell’ex arbitro Paparesta su tutti, ma pochi, pochissimi fatti. Ieri è andata deserta la seconda asta per l’acquisizione della società, era nell’aria ma qualcuno sperava in una notizia tanto inaspettata quanto positiva.
Il curatore fallimentare non ha potuto far altro che constatare l’assenza di offerte e rinviare tutto al prossimo appuntamento, che tutti sperano possa essere quello decisivo. Ci si riprova il 20 maggio, la base d’asta sarà di due milioni di euro, con un milione di deposito immediato. Una somma che dovrebbe permettere di trovare finalmente l’acquirente e di salvare l’iscrizione al prossimo campionato, non è tanto ma di questi tempi è sicuramente meglio di niente. In un clima di incertezza totale fa ancora più effetto il totale isolamento che ha saputo ritagliarsi la squadra, i play off sono a portata di mano ma soprattutto questo Bari gioca bene, la città se n’è accorta e i tifosi gremiscono il San Nicola come nei tempi migliori.
I giocatori stanno mostrando un attaccamento alla maglia non comune, lo hanno dimostrato ancora una volta negli ultimi giorni con un’iniziativa promossa sui social network. La mente è il centrocampista Daniele Sciaudone che ha pubblicato una foto sua e dei suoi compagni immortalati con le facce tristi e dei cartelli in cui chiedevano di essere comprati, sottolineando come fossero in vendita praticamente a prezzo di saldo: “Noi ce la stiamo mettendo tutta! NON MOLLIAMOOOOO!”, il messaggio che accompagna la foto che vedete in alto. Poco più tardi si è unito alla protesta anche il capitano Marino Defendi che si è fatto ritrarre in compagnia del suo cane vicino ad una campana della raccolta differenziata dei rifiuti, scarno ed essenziale il suo messaggio: “Comprateci“.
I tifosi del Bari si augurano di poter presto uscire da questo incubo. L’obbiettivo era quello di liberarsi di Matarrese ed è stato centrato, ma sarebbe una beffa se questo dovesse significare la fine della società. In città cresce la protesta nei confronti di Paparesta, nei mesi scorsi ha parlato spesso di cordate di imprenditori, di progetti per riportare in alto la società, ma per il momento oltre alle chiacchiere si è visto ben poco. Si aspetta la prossima asta, se anche quella dovesse andare deserta c’è il serio rischio che i biancorossi il prossimo anno non siano tra i professionisti, sarebbe un peccato per quanto fatto vedere dalla squadra in campo e dai suoi tifosi sugli spalti.
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