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L’Arsenal vince la sua undicesima FA Cup, eguagliando il Manchester United, al termine di una partita ricca di emozioni contro un Hull City che merita gli applausi per quanto fatto vedere, dopo 120 minuti finisce 3-2 per i londinesi a decidere un gol nel secondo tempo supplementare di Ramsey. Le Tigri avevano accarezzato il sogno di alazare la coppa a Wembley quando dopo dieci minuti si trovavano già in vantaggio per 2-0, ma la rimonta dei Gunners è stata inesorabile. Ha accorciato le distanze Cazorla nel primo tempo, ha pareggiato i conti Koscielny nella ripresa e ha completato l’opera il centrocampista gallese. Wenger interrompe un digiuno di vittorie che durava da troppo tempo, l’ultimo trofeo era stata la FA Cup numero 10, vinta nell’ormai lontano 2005.
L’inizio della partita è da incubo per i Gunners che dopo quattro minuti si ritrovano già sotto. Il gol del vantaggio dell’Hull nasce da un calcio d’angolo, Huddlestone prova il tiro al volo dal limite dell’area ma la sua conclusione non è precisa, la palla finisce comunque in area e trova la deviazione tutta istinto di James Chester. Wenger non immaginava di trovarsi subito ad inseguire ma il peggio doveva ancora venire, al 9′ infatti le Tigri trovano addirittura il gol del 2-0: c’è un cross dalla sinistra di Quinn, salta più in alto di tutto Alex Bruce, figlio dell’allenatore Steve ex stella del Manchester United, che costringe al miracolo Fabianski, ma sul pallone si avventa Curtis Davies che trova il tap-in vincente. Bruce potrebbe firmare addirittura il tris se il suo colpo di testa, diretto in porta, non fosse salvato sulla linea da Gibbs.
Dopo due minuti è invece l’Arsenal ad andare in gol, lo fa con un calcio di punizione magistrale di Santi Cazorla che scavalca la barriera e si infila sotto la traversa, McGregor sfiora ma non riesce a parare. I londinesi come prevedibile iniziano a premere alla ricerca del pareggio, l’Hull ci prova di rimessa e riesce a rendersi pericoloso in un paio di occasioni, il primo tempo finisce comunque con il risultato di 2-1. Nei primi minuti della ripresa la squadra di Wenger reclama per due rigori non concessi per falli su Giroud prima e Cazorla dopo, il gol arriva comunque e lo mette a segno Laurent Koscielny che è il più lesto ad arrivare sul pallone e a girare in rete dopo che se lo erano conteso Giroud e Sagna di testa, il difensore si anche male scontrandosi con il portiere. A dieci minuti dalla fine Gibbs da pochissimi passi sbaglia completamente la mira e spreca l’occasione per mettere la firma sul gol vittoria, finisce in parità e si va ai supplementari.
Il primo tempo supplementare passa senza troppe emozioni, anche perché le squadre nei novanta minuti hanno davvero speso tanta energia, sopratutto l’Hull sembra essere in debito di ossigeno. Il secondo tempo invece è esplosivo, l’Arsenal va in gol con Aaron Ramsey servito benissimo da Giroud di tacco e la partita sembra decisa, potrebbe chiuderla Sanogo ma il suo destro finisce fuori di un soffio. Negli ultimi minuti però i tifosi dei Gunners tremano quando Fabianski esce dalla propria area in maniera inspiegabile, viene saltato da Aluko che si ritrova la porta vuota ma da posizione defilata non riesce a inquadrare la porta. Il nigeriano ci riprova nei secondi finali con un bolide dalla distanza, Fabianski lo vede partire solo all’ultimo ma vola e riesce a salvare il risultato. Trionfa l’Arsenal che torna a sollevare un trofeo dopo ben nove anni di digiuno, lo fa rimontando due gol di svantaggio e non succedeva dal 1966 quando l’impresa riuscì all’Everton contro lo Sheffield United, qualche mese più tardi, come ha ricordato Gary Lineker su Twitter, l’Inghilterra si laureò campione del mondo.
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