Non è ancora ufficiale, ma l’eliminazione del Portogallo da questi Mondiali pare cosa certa: ai lusitani serviranno i tre punti contro il Ghana e al contempo sperare che tra Germania e Usa non finisca in pareggio (e per la differenza reti potrebbe anche non bastare). Insomma, mancano 90 minuti per certificare il fallimento della spedizione portoghese in Brasile, uno smacco per il Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo che aveva trascinato i suoi compagni nei play-off contro la Svezia e solo un mese fa festeggiava la vittoria della decima Champions League del Real Madrid. Dopo il pareggio di ieri contro gli statunitensi, CR7 mostra tutta la sua delusione nelle dichiarazioni del post-partita, parole di fuoco che scuotono anche i suoi compagni:
“Siamo una squadra limitatissima, non ho mai pensato di poter diventare campione del mondo. La matematica ancora ci dà qualche possibilità, ma per noi superare la prima fase sarà quasi impossibile: se non siamo tutti al nostro miglior livello non possiamo competere con i top team. E mentirei se dicessi che anche noi lo siamo. Come nazionale apparteniamo alla classe media del calcio, ci sono altre squadre che hanno gente migliore di noi. In più abbiamo avuto problemi e infortuni vari, tra cui il mio. Per me sarebbe stato facile, avrei potuto chiamarmi fuori dal Mondiale e avrei terminato la stagione da campione d’Europa. Ma io ci metto la faccia come sempre, e ho voluto essere qui”.
Ci ha messo la faccia, dunque, e anche un taglio dei capelli davvero bizzarro: quello mostrato ieri sul terreno di gioco di Manaus pareva un vezzo vanitoso, molti in effetti s’erano chiesti come mai dopo la figuraccia patita contro la Germania il fenomeno di Madeira aveva pensato di affidarsi alle mani di un parrucchiere per presentarsi all’appuntamento successivo con quelle strane linee sulle tempie. Il mistero è stato presto svelato: quello di Ronaldo è voluto essere un omaggio a un piccolo tifoso madridista, Erik Ortiz Cruz, operato al cervello nelle settimane scorse grazie anche all’aiuto del numero 7 del Real, che aveva offerto alla famiglia ben 70mila euro.
Il piccolo Erik ha 10 mesi e una patologia che lo sottoponeva al rischio di avere fino a 30 attacchi epilettici al giorno; operato al cervello per rimuovere le zone epilettogene, per tutta la vita il piccolo dovrà portarsi delle cicatrici riprodotte fedelmente dall’attaccante nel suo nuovo look. Un modo per omaggiare un bambino sfortunato la cui causa era stata presa particolarmente a cuore da Cristiano Ronaldo, non nuove a formidabili gesti di solidarietà: come altre volte, però, la sua generosità non verrà mai confermata dal diretto interessato che da sempre si mostra reticente a sponsorizzare le sue buone azioni.
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