Italia-Uruguay 0-1. Finisce al termine del girone eliminatorio l’avventura degli azzurri ai Mondiali di Brasile 2014. Una sola vittoria – contro l’Inghilterra – e due sconfitte – contro Costa Rica ed Uruguay – rispediscono a casa Cesare Prandelli e la sua truppa. Domani, intorno alle 17.45 del Brasile, l’Italia prenderà il volo di ritorno e per i 23 calciatori della spedizione brasiliana sarà vacanza. Ovviamente, dal triplice fischio finale di Italia-Uruguay si è aperto il processo ai responsabili della disfatta: il primo indiziato è proprio il commissario tecnico, che un paio di mesi prima della Coppa del Mondo aveva rinnovato per altri due anni con la Federazione Italiana Giuoco Calcio.
La gestione tecnico-tattica da parte di Prandelli ha lasciato più di qualche dubbio, a parte forse la gara vinta contro l’Inghilterra. Intervistato a caldo da Rai Sport, intanto, il CT ha commentato la sconfitta rimediata oggi contro l’Uruguay, rammaricandosi per l’espulsione di Claudio Marchisio: il centrocampista della Juventus è stato mandato sotto la doccia per un fallo da giallo, ma il direttore di gara, pur vicino, ha valutato l’intervento come “violento”.
“È assurdo rimanere in dieci per una cosa come questa – dice Prandelli -. Chiaro che quando lotti su ogni pallone come hanno fatto loro ci sta che ci siano dei falli, ma non ho visto falli cattivi o da rosso. L’Italia non supera un girone molto difficile, l’Uruguay non ha mai tirato in porta. La preparazione non è stata sbagliata, ne avevamo ancora nelle gambe”.
Difende le sue scelte, dunque, il CT, non potrebbe essere altrimenti, ma quando una nazionale prestigiosa come quella italiana esce al primo turno di una rassegna internazionale, c’è qualcosa che non va. In attesa di valutazioni più approfondite che si faranno più in là, Prandelli se la prende anche con il calendario, che ha costretto gli azzurri a giocare per ben due volte alle ore 13:00 locali:
“Siamo stati l’unica squadra a giocare due partire alle 13 e c’è differenza rispetto alle 18”.
Qualcosa in più, il ct dell’Italia la dice ai microfoni di Sky Sport: secondo Prandelli decisiva è stata la seconda partita, quella persa contro la Costa Rica:
“Abbiamo sbagliato la partita contro la Costarica perché alla prima abbiamo fatto bene e la terza l’abbiamo giocata alla pari, ma l’arbitro l’ha rovinata perché non si può tirare fuori un rosso del genere”.
Ancora una volta ha deluso Mario Balotelli, uno da cui una nazione intera si attende sempre tanto, ma nonostante i colpi indiscutibili di cui dispone, il ragazzo è mancato ancora una volta in personalità ed è stato sostituito:
“E’ un giocatore che non capisci mai quando sia calmo e quando non lo sia. È un attaccante importante – dice ancora Prandelli – , ma deve dare equilibrio, avevo paura di restare in 10”
Qualcuno parla già di dimissioni di Prandelli al rientro in Italia, il diretto interessato per il momento dribbla:
“Dimissioni? Lavori 4 anni e su un rosso metti in discussione tutto. Faremo delle riflessioni e poi vedremo”.
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