18.08 Cesare Prandelli ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da tecnico del Galatasaray, esibendosi anche in qualche prima avventura in territorio linguistico turco: “Iyi Gunler” (buona giornata) e “Tesekkurler” (grazie). Al di là di questo, Prandelli ha subito fatto capire quali sono i suoi obiettivi: “Ho voglia di ottenere subito una vittoria, cominciando dalla Supercoppa turca contro il Fenerbahce. Per la prossima stagione, i traguardi sono vincere la quarta stella (quella dei 20 titoli, ndr) e andare avanti in Champions”.
Qualche parola anche sulla scelta di recarsi in Turchia: “La mia è stata una scelta sportiva su un progetto vincente. Il centro sportivo è molto bello e ho trovato persone competenti e preparate. Ci sono i presupposti per fare bene. L’idea di un progetto significa che tutti, a cominciare dai tifosi, devono pensare allo stesso modo e il leader deve diventare la squadra”.
L’ex commissario tecnico della nazionale ha anche già parlato col suo predecessore Roberto Mancini (che potrebbe diventare il suo successore alla guida della nazionale): “Mi ha detto che si è trovato molto bene e che ha trovato una società assai organizzata. Ho l’opportunità di iniziare la stagione e quindi di lavorare bene, come ha fatto Roberto arrivando secondo e vincendo una coppa, noi vogliamo iniziare subito a costruire una squadra vincente“. Qualche parola anche su Snejider: “La mia è stata una scelta sportiva su un progetto vincente. Il centro sportivo è molto bello e ho trovato persone competenti e preparate. Ci sono i presupposti per fare bene. L’idea di un progetto significa che tutti, a cominciare dai tifosi, devono pensare allo stesso modo e il leader deve diventare la squadra”.
La lettera all’Italia di Cesare Prandelli
Non si può certo dire che sia finita bene, l’avventura sulla panchina azzurra di Cesare Prandelli. Eppure, stando a quanto si legge a mezzo stampa, l’allenatore sarebbe già stato accolto da trionfatore – chissà secondo quale logica – dal Galatasaray, che allenerà per la prossima stagione al posto di Roberto Mancini. Il contratto, probabilmente, sarà un biennale.
Prima di partire in aereo, l’ex ct azzurro ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di RaiSport:
«Non scappo via. Qui a casa ho tutti i miei affetti. Intanto mando un grande abbraccio a tutti; poi, domani, in conferenza stampa, avrò modo di parlare e di spiegare un po’ di cose»
Cosa vorrà spiegare, Prandelli, lo sapremo solamente domani.
Oggi, però, possiamo leggere il testo che ha inteso di scrivere come “saluto” alla FIGC (che attende la nomina del suo nuovo Presidente e la successiva designazione del nuovo ct).
Eccolo:
«Quante cose succedono in quattro anni, quante persone incontriamo, quanti legami si creano nella costruzione di un progetto. Vorrei salutare ad uno ad uno tutti coloro che mi hanno accompagnato, consigliato, sostenuto in questo mio percorso. Non mi è possibile perché sono tantissimi. Lo faccio con queste poche righe: è stato un privilegio lavorare con voi e ne sarò sempre orgoglioso. So quanto amore e quanta passione avete dedicato alla maglia azzurra. Un ringraziamento particolare lo devo al Presidente Giancarlo Abete, figura chiave di questo quadriennio, che ha sempre saputo dirmi la parola giusta nel momento giusto. Mi auguro che la nostra esperienza, sia in positivo che in negativo, sia un punto di partenza affinché il calcio nel nostro paese abbia quella dignità e quel rispetto che merita»
Prandelli conferma, dunque, il suo legame con Giancarlo Abete, fino alla fine.
Un legame che ha condiviso anche il destino delle dimissioni dopo il fallimento della spedizione in Brasile.
C’è da augurarsi che domani, in conferenza stampa, Prandelli spieghi proprio tutto quel che vorrebbe spiegare, levandosi i sassolini del caso. Ma c’è anche da dubitare che lo faccia davvero.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG