Conte in Italia-Olanda 2-0


Giovedì 4 settembre 2014, 22.45: Antonio Conte parte bene. Era dal 1998 che un ct non vinceva al suo esordio, e l’Italia che batte l’Olanda 2-0 (tutto nel primo tempo, con un uno-due micidiale) racconta una squara che, da allergica alle amichevoli, si dimostra capace di vincere anche quelle.

Per Conte, naturalmente, è solo l’inizio, ed è giusto che sia così. Quella di stasera era soltanto un’amichevole. Da martedì a Oslo scattano le qualificazioni europee e si comincia a fare sul serio.

Certo che il 3-5-2 e la mentalità del ct si sono visti in campo, così come la voglia di far bene (e anche la grande tensione di Conte, che ha raccontato una vigilia quasi insonne in conferenza stampa era più che visibile)

Nella breve intervista post-partita, il ct ha chiarito che la strada è ancora lunga, troncando sul nascere i facili entusiasmi.

Sulla partita:

«Diciamo che al di là del risultato mi interessava vedere la risposta dei ragazzi, ed è stata una risposta positiva, ho trovato impegno, idea di gioco, aggressività, grande disponibilità da parte loro: ho trovato giocatori molto disponibili che hanno voglia di fare qualcosa di importante. Sono solo quattro giorni che lavoriamo assieme, il percorso è molto lungo. Ma queste sono partite che danno fiducia, danno entusiasmo. Abbiamo intrapreso il percorso. Abbiamo fatto insieme sei allenamenti abbastanza intensi, sono contento perché comunque ho visto grande applicazione, grande volontà da parte di tutti i ragazzi. La strada è ancora molto molto lunga, però dico sempre che vincere aiuta a vincere. Abbiamo lavorato per l’intesa degli attaccanti. Ripeto: l’importante è che ci sia disponibilità e voglia di lavorare».

E sul futuro:

«Adesso recuperiamo, martedì ci attende una battaglia contro una Norvegia che ieri ha dimostrato di essere molto ostica. Marco Verratti può essere il presente e il futuro, a seconda delle volte che decido di mandarlo in campo dall’inizio o durante la partita. Lo vedo molto più centrocampista centrale. Stasera ho avuto degli uomini speciali. L’importante è continuare perché sono convinto che lavorando si possano fare belle cose».

Nel post partita, Conte – come era solito fare con le sue squadre di club – fa allenare gli azzurri che non hanno giocato.

Conte vuole un’Italia «orgogliosa, umile e cattiva»

Antonio Conte primo allenamento Italia

1 settembre 2014: Antonio Conte ha fatto le sue convocazioni per la prima partita della Nazionale e oggi ha diretto il suo primo allenamento da ct. Contestualmente, si è sottoposto al tormentone benefico dell’estate, l’Ice Bucket Challenge, “nominando” Luigi Di Biagio e Antonio Cabrini.

In conferenza stampa, Conte ha chiarito ancora una volta che non ci sono privilegiati in Nazionale, che la maglia azzurra va meritata e ha spento sul nascere qualsiasi polemica per la mancata convocazione di Balotelli (fra l’altro, la nota che dovrebbero segnarsi tutti è che Balotelli ha come sponsor Puma. E con questo si potrebbe mettere il punto a insinuazioni inspiegabili che erano state fatte a mezzo stampa nelle scorse settimane). Ha spiegato che Pirlo gli ha dato la sua disponibilità, e che lui la accetta volentieri:

«Ho voluto sincerarmi che avesse ancora il fuoco sacro dentro. È un combattente come Vidal, mi ha dato disponibilità e mi basta».

Per il momento, però, bisogna aspettare che il centrocampista bianconero superi l’infortunio che lo terrà fuori dal terreno di gioco per un mesetto.

A chi gli ha chiesto come vuole l’Italia, Conte ha risposto con tre aggettivi:

«Umile, orgogliosa e cattiva»

Staremo a vedere se sarà capace di renderla tale. Quel che è certo è che il ct punta a vincere l’europeo. E per farlo chiede agli uomini che convoca massima concentrazione:

«Quando c’è l’evento voglio che ci siano poche distrazioni. Voglio che i giocatori si concentrino sull’evento e non su altre cose, che sia twitter o il gioco elettronico o anche le risate; ci sono momenti e momenti, momenti in cui ti diverti e altri momenti in cui devi essere sul pezzo»

Conte ct della Nazionale: conferenza stampa di presentazione (video)

Di seguito un breve sunto delle principali dichiarazioni rilasciate da Conte nella sua prima conferenza stampa da ct, all’insegna del voler vincere.

Non pensavo di tornare in pista dopo poco più di un mese. Pensavo di aggiornarmi anche in giro per l’Europa e aspettare la chiamata di un top club europeo, poi è arrivata quella della Nazionale, un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano.

Sul contratto:

Il mio ingaggio rientra nei parametri e devo dire che ho ceduto tutti i miei diritti d’immagine, cosa mai fatta in passato in precedenza. Anche i miei emolumenti erano decisamente maggiori nel passato. Questo dimostra il grande lavoro della Federazione, e io ho fatto grandi passi avanti per accettare questo incarico. La polemica sul contratto è secondaria, mi interessa in questo momento lavorare e percorrere strada difficile e tortuosa. A queste polemiche rispondo con fatti e non con parole.

Sugli sponsor:

Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al posto mio. La Nazionale deve essere meritata, non c’è niente di scontato per nessuno.

Sull’addio alla Juventus:

Non ho letto molto in questi 35 giorni, ma mettiamo da parte le chiacchiere: con la Juve si era esaurito un ciclo, è molto semplice; ci vuole coraggio, per non dire altro…ci vogliono gli attributi per dire basta.

12.45 Si è conclusa la conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte ct della Nazionale. In apertura di post potete rivederla l’integralmente.

11.42 Dopo le foto di rito, ecco che la conferenza inizia.

11.35 Sta per iniziare la conferenza stampa di Antonio Conte, nuovo ct della Nazionale italiana. Potete seguirla in diretta streaming qui sopra. L’ex allenatore della Juventus ha firmato pochi minuti fa un contratto biennale, da 8,2 milioni di euro (cifra non ancora ufficiale). Di sicuro l’accordo prevedere “un bonus per la qualificazione a EURO 2016, un ulteriore bonus in caso di miglioramento del Ranking FIFA di almeno 5 posizioni, e un terzo bonus in caso di partecipazione alla Finale Euro 2016”.

Conte ct: la prima conferenza stampa

19 agosto 2014: oggi è il giorno della conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte nel nuovo ruolo di ct della Nazionale.

L’appuntamento è a Roma, alle 11.30, all’Hotel Parco dei Principi. Conte è già a Roma da un giorno, e ieri il comunicato stampa della Federcalcio ha ribadito la nomina dell’allentore fino al 31 luglio 2016.

Da Londra, José Mourinho ha fatto arrivare il proprio “in bocca al lupo” al nuovo ct, come racconta Gazzetta.

«Ho sempre augurato tutto il successo possibile agli azzurri. Farò lo stesso con Antonio. E poi lui arriva come tecnico top: questo, per i giocatori, sarà importantissimo».

Poi, via Twitter, è arrivato anche l’augurio di Massimiliano Allegri, che ha sostituito Conte sulla panchina della Juventus e che ha ritenuto di scrivere un tweet che è anche un segnale importante:

«In bocca al lupo ad Antonio Conte: spero faccia bene, tutta l’Italia del calcio ne ha proprio bisogno».

Nel frattempo, sono continuate le polemiche mediatiche sulla nomina. Chi insiste sulla questione degli sponsor (Gazzetta, addirittura, rivanga nel passato insinuando il dubbio che alla finale del ’94 Baggio avesse giocato contro il Brasile per pressioni della Diadora – come se Sacchi, nel ’94, potesse permettersi di non schierare il giocatore che lo aveva portato in finale – e che la stessa sorte sarebbe toccata anche a Ronaldo a Francia 1998), chi tira in ballo l’etica e la squalifica per omessa denuncia (che diventa, nel gergo colloquiale, un’improbabile e irrealistica “condanna per il calcioscommesse”).

Come abbiamo avuto modo di dire, il destino di Conte in Nazionale è segnato: se vincerà, sarà il cambiamento voluto dalla Figc. Se perderà, verrà massacrato.

Conte ct: il commento di Ancelotti e Matri

Carlo Ancelotti su Antonio Conte

16 agosto 2015, 15.00: mentre si attende martedì per la presentazione ufficiale in conferenza stampa, anche Carlo Ancelotti dice la sua su Antonio Conte.

L’allenatore del Real spende parole importanti per il collega:

«Penso che la scelta farà bene a tutto il calcio italiano: lui ha vinto tanto, è stata un’ottima scelta, ha lavorato in modo straordinario nella Juventus, ha fatto molto bene in questi anni. È la persona giusta»

Il giudizio è analogo da parte di Alessandro Matri:

«Ho avuto come tecnico Conte alla Juventus e conosco la sua mentalità vincente. Per il bene del calcio italiano è stata un’ottima scelta. È un grande colpo da parte della Federazione. Con lui si va sul sicuro. Dopo un Mondiale abbastanza deludente, c’era bisogno di una scossa. Porterà in azzurro la sua fame di vittorie».

Tavecchio su Conte ct: «Abbiamo il più grande»

tavecchio

15 agosto 2014, 15.00: Carlo Tavecchio si starà fregando le mani compiaciuto per il colpaccio messo a segno. Il copione è già scritto: se Conte vincerà – cosa che gli va augurata per il coraggio – la Federazione potrà vantarsi di aver cercato e voluto il cambiamento. Se perderà, la stampa è già pronta a impallinare e spolpare il nuovo odiatissimo ct, e la Federazione potrà dire di averci almeno provato.

Nel frattempo, Tavecchio può menar vanto per la scelta e anche per l’operazione di marketing: ecco le dichiarazioni del neo-eletto presidente Figc a Radio24.

«Sono molto soddisfatto, con il contratto di Conte abbiamo inaugurato una nuova stagione nel fare marketing. Ho soprannominato Conte ‘condottiero’. Era la persona che ci voleva per dare una scossa alla nostra situazione. Le polemiche? Resto meravigliato. Non capiscono che il Paese è addormentato e questo è un investimento anche sul marchio Italia».

E ancora:

«Conte spenderà in Italia fondi che vengono dagli Usa. A noi interessava un grande tecnico e l’abbiamo avuto a condizioni convenienti».

Quanto ai dubbi sulle presunte pressioni da parte dello sponsor, Tavecchio li liquida così:

«La Puma? Non farà la formazione, cosa cominciamo a farneticare… Conte è indipendente e sceglierà chi vuole. Non ci sarà alcuna pressione su di lui. Avevamo bisogno di un tecnico, lui è il più grande e l’abbiamo».

E non c’è speranza per chi non vuole gli stage:

«Bisogna fare un discorso di italianità. I club devono capire che la Figc è anche il loro marchio. La Nazionale rappresenta tutti».

Ora tutti gli occhi saranno puntati, ovviamente, sulle prime convocazioni e sul primo match degli azzurri, il 4 settembre, in amichevole contro l’Olanda. Poi sarà la volta delle qualificazioni europee.

Conte ct: le reazioni

Conte Ct della Nazionale: la prima pagina del Corriere dello Sport

15 agosto, 8.00: a parte l’accanimento di alcuni settori giornalistici (anche il Corriere dello Sport ci mette il carico da novanta, titolando a tutta pagina «Agghiaccante»), le reazioni del mondo del calcio alla scelta della Figc sono buone.

De Laurentiis twitta i suoi complimenti a Tavecchio e l’in bocca al lupo a Conte.

Dino Zoff (già ct della Nazionale) non ha dubbi:

«Credo abbia le credenziali più che positive per essere il tecnico della Nazionale. L’ho avuto come giocatore, era un professionista perfetto: ha trascorso tre anni straordinari alla Juve ma ora dovrà pensare solo a far vince la Nazionale. Un consiglio? Non ne ha bisogno, saprà selezionare una buona rosa e credo potrà fare bene. Sarà in grado di mettere su una buona Nazionale».

Carlo Mazzola dice che la nomina è una cosa logica:

«In questi anni ha dimostrato di avere la mentalità giusta e penso sia la persona adatta per far ripartire la Nazionale. È troppo legato alla Juve? Non esiste, è una persona intelligente ed adesso ha solo la maglia azzurra».

Dello stesso avviso Cesare Maldini (anche lui ct della nazionale):

«È una persona perbene, un bravissimo allenatore. Ha provato una squadra come la Juve e sa tantissime cose. È giusto così. È troppo legato alla Juventus? È chiaramente bianconero ma in Nazionale bisogna sempre pensare a tantissima gente. Va benissimo così».

Conte e la Nazionale: i dettagli del contratto

15 agosto 2014, ore 00.10: di fatto, Antonio Conte sarà anche coordinatore unico. Prende quindi il posto di Cesare Prandelli sulla panchina degli Azzurri e quello di Arrigo Sacchi nel settore tecnico. Ecco dunque i dettagli del contratto, che dovrebbero essere, secondo Alciato di Sky Sport: 2 milioni (ovvero gli stipendi dei due di cui Conte prende il posto, Prandelli e di Sacchi, messi insieme) dalla Figc più 2 milioni dalla Pima (sponsor ufficiale della Nazionale). I bonus: 1 milione per la qualificazione all’Europeo, 500.000 euro per il miglioramento ranking Fifa di 5 posizioni, 500.000 se conquista la finale all’europeo.

Conte ct della Nazionale, l’ufficialità

22.00: il primo commento di Carlo Tavecchio è entusiastico:

«L’Italia ha bisogno di un condottiero e credo che Conte sia quello giusto: credo sia l’allenatore più importante sulla piazza»

20.40: ecco l’annuncio ufficiale della Figc per la nomina di Antonio Conte, con la precisazione del doppio incarico. Conte ha infatti chiesto e ottenuto anche il coordinamento delle squadre giovanili. Quello cioè che, prima di essere riunificato insieme al ruolo di ct nella persona dell’allenatore leccese, era l’incarico ricoperto da Arrigo Sacchi.

«Il Presidente Tavecchio e Antonio Conte si sono sentiti telefonicamente questa mattina definendo direttamente gli ultimi aspetti della collaborazione che legherà Antonio Conte alla FIGC fino al 31 luglio 2016, al termine della trattativa condotta nei giorni scorsi da Giulia Mancini per Antonio Conte e dall’Avv. Mario Gallavotti per la FIGC.

Il nuovo C.T. ha condiviso con il Presidente Tavecchio il progetto di rilancio della Nazionale e il progetto di formazione dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione federale, con un forte impegno del C.T. nell’ambito del Settore Tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili, posizione già ricoperta da Arrigo Sacchi.

Il contratto tra la FIGC e Antonio Conte prevede un compenso allineato ai costi della precedente gestione con un bonus per la qualificazione a EURO 2016, un ulteriore bonus in caso di miglioramento del Ranking FIFA di almeno 5 posizioni, e un terzo bonus in caso di partecipazione alla Finale Euro 2016.

Contestualmente, la FIGC ha definito i termini di un nuovo rapporto di partnership commerciale con alcuni dei propri sponsor con termini assai innovativi per la internazionalizzazione del marchio FIGC e la valorizzazione della Nazionale, e che prevedono anche l’utilizzazione dell’immagine del nuovo C.T. come testimonial, rendendo così possibile l’intera operazione [sul tema stipendio e sponsor, si veda anche questo pezzo, ndr].

La conferenza stampa di presentazione del nuovo C.T. è prevista per martedì prossimo 19 agosto alle ore 11.30 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma».

Alle 20.33 è stato postato il Tweet con l’annuncio dal profilo della Figc.

Poco dopo è arrivato anche il Tweet della Juventus con l’in bocca al lupo all’ex bianconero.

Conte è il nuovo ct della Nazionale

19.14: è fatta, Antonio Conte è il nuovo ct della Nazionale.

Lo annuncia, questa volta, Gianluca Di Marzio su Twitter, e la notizia rimbalza immediatamente su tutte le testate online: era ormai questione di dettagli, evidentemente.

E c’è anche chi aveva già pronto l’editoriale critico. Repubblica, in particolare, si distingue.

La home page della versione digitale del quotidiano romano non lascia spazio a dubbi su quanto sia poco amato da quelle parti Conte.

La home di Repubblica per l'annuncio di Conte alla Nazionale

L’analisi di Maurizio Crosetti si scaglia sulla questione dello sponsor Puma:

«Un fatto inedito, avere uno sponsor privato che paga un allenatore pubblico. Antonio Conte diventa il secondo Ct più pagato al mondo dopo Fabio Capello. Un intervento economico così importante da parte di uno sponsor, però, lascia la porta aperta ai sospetti sull’eventuale condizionamento per le scelte che il Ct si troverà a fare»

Ma esattamente, non si capisce quale sarebbe il dubbio di Crosetti. Che Conte convochi non i più bravi ma quelli che indossano le scarpine Puma? Sembra ridicolo, no? Per la cronaca, comunque, al momento i testimonial italiani della Puma risultano essere Chiellini, Buffon e Balotelli. Già tutti convocati da Prandelli, quindi al di sopra di ogni sospetto.

Gli altri articoli fanno notare che Conte prenderà un bel po’ di soldi. Più dell’ad dell’Eni. Già, ma non dalla federazione, che risparmierà 200mila euro in due anni rispetto allo stipendio di Prandelli. Quindi non c’è nemmeno spreco di soldi pubblici.

Già che ci sono, a Rep.it fanno che metterci in mezzo Sky che teme di perdere abbonati (il pezzo riguarda Tavecchio, non Conte, ma che importa? Tutto fa brodo.

Corriere.it è più sobrio.

Schermata 2014-08-14 alle 19.48.27

Gazzetta.it sceglie di partire dal “flop di Arezzo” (giusto: perché ricordare tre scudetti consecutivi e il fatto che era dai tempi di Herrera che non c’era un ct campione d’Italia in carica sulla panchina della nazionale? Meglio partire dal “flop”) e ci mette dentro anche il celeberrimo «Agghiacciante».

Una cosa è certa: questo ct non avrà molti amici fra i media e i giornalisti, e nemmeno nell’ambiente (anche se a molti complottisti piace dire che sarebbe stato imposto da Galliani). Conte non è un perdente di (in)successo. E’ uno che vuole vincere e che ce la fa. E questo paese è impietoso, con chi vuole vincere e con chi ce la fa, se non fa parte dell’establishment.

Conte ct: è fatta

14 agosto 2014, ore 16.00: dopo le indiscrezioni del 12 agosto – poi tutte riprese dai quotidiani sportivi e non, come detto –, Luca Momblano torna a scrivere sui social network a proposito di Conte e della nazionale.

(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));

Secondo Momblano, sarebbe gi cosa fatta l’accordo fra l’allenatore e la Federcalcio, e si andrebbe verso un 2+2 (magari legato ai risultati ottenuti all’Europeo, aggiungo io).

Aspettiamo gli sviluppi, anche se sembra proprio che l’annuncio arriverà a breve. Sul fronte dell’ingaggio si parla ora di

«cordata di sponsor»

guidata dalla Puma.

Sul Corriere.it, ecco le dichiarazioni di Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B.

«Il costo di Conte va visto come investimento. Se fa guadagnare alla Figc più risorse è un fatto non marginale»

E sulla cordata, Puma in testa:

«Il concorso degli sponsor succede già in altri Paesi con successo. La trattativa non contraddice gli impegni assunti: Figc e partner concorrono in modo distinto e separato»

Pronti al lieto fine?

Conte ct? Giornate decisive

Antonio Conte, Hakan Sukur

14 agosto 2014: potrebbe essere già oggi la giornata decisiva per decretare definitivamente fatto l’accordo e per poter titolare Antonio Conte ct della Nazionale (nella foto, Conte in Nazionale agli Europei del 2000, da giocatore, in un’azione durante Italia-Turchia).

L’offerta di Figc e Puma sarebbe lievemente ridimensionata rispetto a quel che diceva ieri Sky. La Figc sborserebbe addirittura meno di quel che spendeva per Prandelli: 1,6 milioni l’anno, contro gli 1,7 riconosciuti all’ex tecnico. Il resto è affare di sponsor, con la Puma, appunto.

Il fatto è che le richieste di Conte, che si delineano con precisione, ogni giorno di più, fanno intravedere un progetto a lungo termine per il calcio italiano: il possibile ct vorrebbe un controllo decisivo anche sui luoghi dei ritiri, un confronto diretto con gli allenatori e le società di serie A per conoscere nel dettaglio lo stato di forma e di salute dei calciatori, una forma di coordinamento su tutte le nazionali minori (lo spiega Repubblica).

Insomma, è come se il vecchio Tavecchio, accusato da più parti di essere integralmente all’interno di quel sistema che non cambierà, una volta eletto, paradossalmente, dovesse davvero tentare di affidarsi a qualcuno che potrebbe cambiare le cose.

Accadrà? Quel che è certo è che il nome del nuovo allenatore dovrà essere reso noto lunedì, nel corso del prossimo consiglio Federale. E che se si troverà la quadra, Conte sarà avvistato in Italia domani o sabato.

Antonio Conte ct: l’offerta di Figc e Puma secondo Sky

Antonio Conte scudetto Juventus 2003

13 agosto 2014: le indiscrezioni che avevamo pubblicato ieri a proposito di Antonio Conte (nell’immagine, mentre festeggia lo scudetto della Juventus del 2003, dopo Juventus-Perugia al Delle Alpi) e del suo possibile futuro ruolo come ct della Nazionale sono di fatto state confermate su tutte le testate sportive (e non), e le quotazioni dell’ex allenatore juventino appaiono in salita, anche se ci sono ancora molti scettici.

Il fatto è che sembrerebbe che la Federcalcio sia davvero disposta ad accontentare le richieste di Conte, e che si sia trovato anche un accordo con lo sponsor (Puma) per un’offerta economica notevole.

Secondo Alciato (Sky Sport), la Figc metterebbe sul piatto 1,9 milioni di euro all’anno e altri 3 milioni arriverebbero da Puma.

Non si tratterebbe, però, di un quadriennale, ma di una proposta biennale, per il momento. Una proposta che vedrebbe comunque la Figc allineata alle proposte dell’allenatore, che vuole poter considerare la Nazionale come un club, chiede che non ci siano interferenze da parte della Lega, vuole poter organizzare gli stage “indispensabili” per costruire il gruppo.

Nei sondaggi online, Conte è il preferito fra i lettori di Gazzetta.it, mentre non è ritenuto all’altezza da quelli di Repubblica.it.

Ma il suo tabellino di marcia da allenatore prima del Siena, poi della Juventus, parla chiaro. E se anche la questione economica è risolta (fra l’altro al rialzo per Conte), si può dire che la cosa è fatta?

Antonio Conte ct della Nazionale? Prime indiscrezioni

12 agosto 2014: Antonio Conte ct della Nazionale? I fatti. Carlo Tavecchio ha parlato con Antonio Conte.

E secondo Luca Momblano le cose starebbero così.

(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));

Conte avrebbe detto di sì. Ma avrebbe posto serie condizioni: suoi uomini in ruoli chiave, un quadriennale per costruire un progetto che passi attraverso gli Europei e i prossimi mondiali.

(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/en_US/all.js#xfbml=1”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));

Le condizioni che ha posto Antonio Conte sono, per capirci, molto dure, di rinnovamento completo, ma la situazione della Federazione non è tale per cui si possa stare a fare sofismi. C’è bisogno di affidarsi ad un allenatore vincente, e Conte ha dimostrato di esserlo, ampiamente. Ma, come ha sempre fatto, non è disposto a farsi dire come devono essere fatte le cose e vuole poter dire la sua per costruire un progetto con uno scopo che è anche troppo facile immaginare, conoscendolo. Vincere.

Ci sarebbe, comunque, anche il piano B: Guidolin, con un biennale.

Insomma, le cose non sarebbero esattamente come si dice in giro. Conte avrebbe già detto sì e l’ultima parola spetterebbe alla Federazione, che deve decidere: affidarsi a uno che sa quel che vuole e che non esita a metterci la faccia, anche a costo di essere impopolare, o continuare a scegliere perdenti simpatici (nessuno si offenda, per carità).

Sul piatto della bilancia, bisognerebbe anche considerare i rischi che corre lo stesso Conte, visto che la situazione del calcio nostrano non è delle migliori.

Antonio Conte ct della nazionale? Marotta dice sì

Beppe Marotta

11 agosto 2014, ore 12.00: in occasione dell’assemblea per l’elezione del sostituto di Giancarlo Abete come Presidente della Figc (sembra scontata l’elezione di Carlo Tavecchio [cosa che si è poi, infatti, verificata, ndr], Beppe Marotta ha speso buone parole per Antonio Conte, che ha definito:

«un grande allenatore e un professionista che può far bene in un club e nella Nazionale».

Per Tuttosport è un’investitura, anche se Marotta ha subito precisato che si tratta di un parere personale:

«Certe scelte non dipendono da noi»

Fatto sta che se poco meno di un mese fa, in occasione delle dimissioni di Conte dalla panchina della Juventus, sembrava che la questione nazionale fosse poco più di un pettegolezzo fra pallonari, ora le cose sembrano essere molto cambiate e si parla dell’ex juventino sempre più insistentemente.

Conte si dimette dalla Juventus. Va in Nazionale?

15 luglio 2014 E’ possibile che Antonio Conte diventi il nuovo allenatore della Nazionale?

Andiamo con ordine. Poco fa, a sorpresa, Antonio Conte si è dimesso da allenatore della Juventus: una notizia che è arrivata come una doccia ghiacciata sulla schiena di migliaia di tifosi bianconeri e che apre a scenari del tutto imprevisti. Oltre al toto-allenatore che dovrà accollarsi l’arduo compito di sostituire Conte, infatti, ci si chiede quale sia il destino del medesimo.

E fra le tante ipotesi, ovviamente, ce n’è una che non può passare inosservata.

La panchina della nazionale italiana, infatti, lo sanno bene tutti i tifosi della medesima, è vacante, lasciata da Cesare Prandelli che, dopo la figuraccia mondiale, è emigrato in Turchia ad allenare il Galatasaray, prendendosi anche i rimproveri e le male parole di Della Valle.

Naturale, dunque, che ci si chieda se il tecnico possa o meno essere la prima scelta del nuovo presidente della FIGC.

Conte in Nazionale: perché sì – Sicuramente, il tecnico leccese è un vincente. Lo ha dimostrato con la Juventus, con una striscia di successi che ha dell’impressionante, se si considera la brevità della carriera in panchina di Conte. Ereditata una situazione scomoda, l’allenatore ha saputo costruire una squadra, trasformarne la mentalità, renderla una macchina da vittorie in Italia (non all’estero. E qui, ecco le ragioni delle divergenze con la Juventus e, probabilmente, del divorzio improvviso). Se sapesse trasferire la sua mentalità da vincente alla nazionale, quello degli azzurri potrebbe essere un ciclo straordinario.

Conte in Nazionale: perché no – Antonio Conte non è un tecnico “simpatico”, non è un “perdente di successo”. E’ uno molto odiato (leggere i commenti che appaiono su alcune testate sportive nazionali per credere), e potrebbe non piacere affatto ai vertici FIGC. D’altro canto, il tecnico stesso non ha alcuna fretta di imbarcarsi in un progetto che, per motivi indipendenti dalla sua volontà, potrebbe rivelarsi fallimentare. Se è vero che il suo obiettivo è vincere, e vincere la Champions, semplicemente aspetterà un’offerta e un progetto che possano portarlo ai vertici in Europa.

Se dovessi scommetterci, propenderei per il “no”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 04-09-2014