Nonostante le insistenti richieste dall’Ungheria, con l’Honved determinato più che mai ad accaparrarselo, e i tentennamenti per l’ennesimo cambio radicale di vita, alla fine Alessandro Del Piero ha rotto gli indugi e ha detto di sì al Dehli Dynamos, neonata squadra indiana che prenderà parte nel prossimo ottobre all’Indian Super League, un campionato tra otto super squadre dalla durata di due mesi che avrà il compito di diffondere il calcio in una Nazione assuefatta solo ed esclusivamente dal cricket. Il Pune City è una succursale della Fiorentina (con Colomba in panchina, Belardi, Cirillo e Magliocchetti in campo ma anche David Trezeguet), il Mumbay City avrà Ruud Gullit in panchina, ora anche nella capitale possono esibire il proprio campionissimo con orgoglio e curiosità: Alessandro Del Piero tramite twitter prima e il suo sito ufficiale poi, ha annunciato la seconda svolta epocale della sua carriera sbarcando in India.
Sono felice di comunicare che da oggi sono un giocatore del @DelhiDynamos e ambasciatore della nuova @IndSuperLeague #Adp10 #HeroISL
— Alessandro Del Piero (@delpieroale) 28 Agosto 2014
Come detto ha poi affidato al suo sito i pensieri e le riflessioni circa la decisione di accettare la proposta del Delhi Dynamos, dopo aver firmato un contratto di 4 mesi (più altre 4 o 5 apparizioni promozionali):
“Si tratta di una nuova avventura per me entusiasmante, che si inserisce perfettamente nel percorso che ho intrapreso da quando ho lasciato la Juventus, tre estati fa. Non ho mai voluto tornare su strade già battute, cercare di rivivere emozioni che sono e resteranno irripetibili. Ho cercato, allora come ora, qualcosa di diverso. Mi sento un ‘viaggiatore sulle strade del calcio’, il campo non è la sola cosa che conta. Conta anche quello che c’è fuori. Soprattutto la possibilità di abbinare l’aspetto agonistico al ruolo di ‘ambasciatore del calcio’, con l’orgoglio di poter rappresentare nel mondo il mio meraviglioso sport, che è una parte fondamentale della mia vita fin da quando sono nato”.
Con queste premesse appare più naturale capire la sua scelta bizzarra:
“Ecco perché l’Australia. Ecco perché sono felice dei risultati ottenuti dal movimento calcistico australiano in questi due anni, e di quello che mi ha regalato quel Paese. Ed ecco perché l’India. Un’altra stazione di questo fantastico viaggio. Un nuovo campionato, la Indian Super League, una nuova squadra, il Dynamos Delhi, nuovi tifosi, tanto entusiasmo, tanta gente da incontrare e spero ‘conquistare’, con un pallone tra i piedi e non solo. Prossima tappa: India. Sto arrivando. Ci vediamo presto a Nuova Delhi”.
Il passaggio del campionissimo ed ex stella e capitano della Juventus a una squadra indiana ha suscitato anche qualche polemica in Italia; Giorgia Meloni, presidente del partito politico Fratelli d’Italia, aveva pubblicamente invitato Pinturicchio a declinare l’offerta:
“Rivolgo un appello ad Alessandro Del Piero affinché rifiuti l’offerta di giocare in India fin quando i nostri Marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ndr) non torneranno in Italia. Lui non ha bisogno nè di soldi nè di fama visto che è un simbolo indiscusso del calcio italiano e un’icona mondiale. Una simile presa di posizione da parte sua sicuramente non passerebbe inosservata e potrebbe essere un importante segnale nei confronti del governo indiano”.
Evidentemente il dado era tratto e Del Piero ha preferito proseguire per la sua strada ignorando il gelo diplomatico tra Italia e India per l’ormai arcinota querelle inerente i marò.
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