Il Mondiale per club e la Coppa d’Africa 2015 rischiano lo slittamento o addirittura di non essere giocate a causa dell’epidemia di Ebola nel continente. Entrambe le competizioni si giocheranno in Marocco, la prima in programma dal 10 al 20 dicembre, la seconda dal 17 gennaio all’8 febbraio 2015. Per il Mondiale per club sono già ammesse alla competizione Real Madrid, Cruz Azul Fc, San Lorenzo, Moghreb Athletic de Tetouan ed Auckland City Fc. La Fifa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità si riuniranno in un vertice per stabilire se disputare o meno il torneo pre natalizio, mentre una decisione sul rinvio o l’annullamento della Coppa d’Africa sarà presa il 2 novembre e in quella data si decideranno probabilmente anche le sorti del Mondiale per club.

Il ministero dello Sport marocchino ha proposto di rinviare il torneo per nazioni per “evitare assembramenti a cui partecipino Paesi colpiti dal virus”, mentre una nota del governo di Rabat, pubblicata tramite la Federcalcio nazionale, ha formalizzato la sua decisione alla Confederazione del Calcio Africano (CAF) suggerendo tre possibili soluzioni: far slittare la competizione al 2016, accorparla con quella del 2017 in Sudafrica o annullarla del tutto. La Caf si consulterà con la Fifa che in questi giorni sta monitorando la situazione ed è coadiuvata dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Il governo marocchino spiega la sua posizione:

“La CAF ha preso atto della nostra richiesta, ma non ha accettato variazioni di calendario. In ogni caso ha già preso provvedimento per evitare la diffusione dell’ebola, escludendo dalle competizioni calcistiche tutti i giocatori dei paesi che sono stati maggiormente colpiti (Liberia, Guinea e Sierra Leone, ndr) ma bisogna fare molta attenzione perchè il calcio è solo un gioco e non intendiamo mettere a rischio la salute dei nostri concittadini per questo”.

Sudan ed Egitto, secondo fonti africane, si sarebbero offerti come alternativa per organizzare l’evento, ma potrebbe essere il Sud Africa ad ospitare il torneo perché può già contare sulle infrastrutture della Coppa del Mondo 2010. Michel D’Hooghe, presidente della Commissione medica Oms, auspica interventi concreti: “Dobbiamo fare qualcosa nel continente africano“.

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ultimo aggiornamento: 17-10-2014


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