Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, aveva lanciato l’allarme già nei giorni scorsi: “attenzione ad esasperare gli animi, poiché poi nei campi di periferia succede di tutto, sono sempre di più gli arbitri aggrediti”. L’ennesimo pestaggio nei confronti di un direttore di gara si è consumato durante la gara tra Atletico Cavallino e Cutrofiano, valida per il campionato di seconda categoria pugliese. La partita è stata sospesa a 10 minuti dal termine, con i padroni di casa in vantaggio per 2-1, che non hanno accettato l’assegnazione di un calcio di rigore alla squadra ospite.
Ormai convinti di avere la vittoria impugno, i calciatori del Cavallino hanno subito accerchiato l’arbitro, cui non è rimasto altro da fare che sospendere la partita scappando verso gli spogliatoi. A quel punto, però, alcuni calciatori e un gruppo di persone che erano entrate nel frattempo sul terreno di gioco, lo hanno inseguito e aggredito, rendendo necessario anche l’intervento dei sanitari del 118. Secondo la prima ricostruzione della vicenda, l’arbitro avrebbe rimediato qualche schiaffo, ma non solo. Nessuno scontro tra i giocatori, invece, mentre non è stata registrata la presenza nei pressi del terreno di gioco delle forze dell’ordine.
A far discutere, oltre a quanto accaduto sul terreno di gioco, anche il post-partita, quando il presidente dell’Atletico Cavallino, Rosario Fina, ha rilasciato una dichiarazione ad un giornalista del posto e il cui video ha fatto in poche ore il giro del Web tramite i social network. Senza usare giri di parole, l’uomo sostiene che all’arbitro ne abbiano date poche e che se fosse capitato tra le sue mani lo avrebbe ammazzato. Parole pesantissime che non dovrebbero appartenere ad un uomo di sport, men che meno ad un presidente di un club dilettantistico che dovrebbe allevare i calciatori di domani, ma soprattutto rappresentare una fucina di valori per i giovani.
“L’arbitro secondo me ha sbagliato e doveva essere punito. Ha preso due schiaffi? Sì, ma leggeri. Sono pochi. Fosse capitato tra le mie mani l’avrei ammazzato”.
Al 17enne direttore di gara sono state riscontrate varie ferite, mentre il presidente Fina è già noto alla giustizia sportiva: in passato era stato squalificato fino al febbraio del 2014 per aver strattonato e colpito con una testata su petto un direttore di gara. Il calcio e lo sport più in generale sono un’altra cosa.
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