A rischiare l’esonero è Pippo Inzaghi, ma la Curva Sud del Milan chiede la testa dello storico amministratore delegato Adriano Galliani. Ci sarà un ambiente difficile questa sera a San Siro per la sfida di Coppa Italia tra i rossoneri e la Lazio. Il settore più caldo del tifo si schiera però al fianco di SuperPippo, che non sarebbe “responsabile” del flop.
“Ci aspettiamo quantomeno che chi va in campo debba sputare sangue” aggiungono i capi ultras nel loro comunicato, additando quindi anche le prestazioni di alcuni giocatori. A sorpresa, dalla torre non viene buttata Barbara Berlusconi: “Solo il lato marketing si salva”. Questo il comunicato integrale della Curva Sud di San Siro.
“Siamo di fronte all’obiettivo che sempre abbiamo snobbato e che ora sembra possa risollevare le sorti di una stagione figlia dell’ennesima campagna acquisti fatta di parametri zero strapagati e che poco o nulla avevano da dare al Milan. Si legge che sia l’ultima spiaggia di Pippo Inzaghi, che in realtà è solo l’ennesimo allenatore a cui viene data una squadra di basso livello, decantata come fosse la formazione più forte del mondo. Inzaghi, su cui la società ha puntato tutto ben sapendo che fosse la sua prima esperienza, e che proprio per questo motivo andrebbe aiutato e supportato degnamente. Abbiamo una rosa di giocatori che rappresenta la terza squadra più pagata del campionato, e che a fronte di ciò rende poco in campo e insieme ha preso 23 punti di distacco dalla prima in sole 20 partite”.
L’invettiva contro Galliani diventa spietata nella seconda parte della lettera:
“L’artefice della costruzione di questa squadra è l’ad e responsabile del settore tecnico, colui il quale, seppur costretto ad operare in ristrettezza economica, agisce nella più totale assenza di un progetto, strapagando ingaggi a giocatori di dubbio valore o addirittura buttando via i pochi soldi a disposizione per il mercato in operazioni pessime quali l’acquisto di Matri (pagato quanto Tevez dalla Juve), solo per citare un esempio, a cui potremmo sommare le operazioni Torres o altre con cui non ha fatto altro che spacciare giocatori finiti come fenomeni. Nello sbando totale che ci pare di vedere, mettiamo anche l’assenza di figure di riferimento per il gruppo come avvenuto per la Juventus con Nedved o per l’Inter con Zanetti. Al Milan abbiamo avuto sempre uomini chiave per lo spogliatoio, che purtroppo oggi forse mancano e per cui quindi si potrebbe istituire una figura societaria apposita”.
Niente viene risparmiato a Galliani:
“L’AD in passato parlava di progetto giovani per risollevare la squadra, e il progetto giovani è stato portato avanti cedendo subito Cristante e Petagna, per poi inserire in rosa dei giovani stranieri pagati molto di più, che oltretutto poco valorizzano il bagaglio del settore giovanile rossonero. Al presidente a questo punto chiediamo, oltre che di investire nuovamente nel Milan, di fare quello che si fa in tutte le aziende e che lui sicuramente sa meglio di noi, ossia allontanare il responsabile vero di questa situazione che è il responsabile tecnico. Iniziano a essere troppi i fallimenti e l’allontanamento della gente da Milan è troppo evidente”.
Alla fine, ci sono invece i complimenti per BB:
“Chiediamo inoltre di evitare certe dichiarazioni su di una rosa incredibilmente di basso valore esaltata come se fosse il vero Milan, quello che lui nella storia ha saputo portare sul tetto del mondo, perché se l’AD ha stipulato contratti onerosi, non vuol dire per forza che i giocatori siano di valore, ma sono semplicemente strapagati rispetto al loro reale potenziale. Non saranno di certo degli Hip Hip Hurrà a rendere vincente una squadra che non è all’altezza della situazione. Sarebbe ora di seguire la linea di innovazione presa da parte del lato marketing della società, da cui arrivano le uniche note positive, come il nuovo contratto con l’importante rientro di fondi da parte del main sponsor, che porterà ad avere uno stadio di proprietà”.
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