Ci vuole più dignità a rimanere in sella che ad andarsene. È facile dire che me ne vado perché non mi pagano o perché avevo altre offerte e un paio di squadre all’estero mi volevano. Ha senso solo fare il proprio dovere fino in fondo. Se a fine campionato una squadra mi vorrà ne sarò felicissimo. Non bisogna pensare solo per sé, è da ipocriti e vigliacchi“. Con queste parole Roberto Donadoni ha commentato l’addio repentino di Antonio Cassano al suo Parma, liberatosi in settimana dal contratto che lo legava agli emiliani con una rescissione consensuale.

Cassano nei giorni scorsi ha spiegato le sue ragioni con un collegamento a ‘Tiki-Taka’, programma condotto dal suo amico Pierluigi Pardo. Il giocatore barese ha raccontato di essere andato via, rinunciando (potenzialmente) a dei soldi, per allontanarsi da una società “poco seria” che non stava rispettando gli impegni da oltre 7 mesi. Il riferimento è ovviamente agli stipendi non versati dal Parma, che naturalmente non percepiscono neanche gli altri calciatori in rosa, che però a differenza di Cassano sono rimasti (al momento) al loro posto.

Una scelta libera quella di Cassano, che però ovviamente non ha apprezzato chi ha deciso di restare a costo di affondare insieme alla barca, come appunto il tecnico Roberto Donadoni che al suo ex giocatore ha lanciato anche un altro messaggio durante l’intervista post Parma-Juve, accusandolo tra le righe di non essersi impegnato negli ultimi mesi:

“L’ultima volta che avevamo giocato con la Juve avevamo preso sette gol e in teoria avevamo una squadra con più qualità. Stasera abbiamo giocato alla pari. Il Parma deve essere questo, bisogna correre”.

La replica di Antonio Cassano a queste parole è arrivata prontamente, questa volta senza passaggi televisivi bensì utilizzando l’account Twitter di sua moglie, Carolina Marcialis, che a differenza del marito è da sempre molto attiva sul social.

“Dopo 17 sconfitte parlare di dignità è il colmo!!! Capisco che hai perso l’occasione per andare via prima e capisco anche l’attaccamento ai soldi ma prima o poi qualcuno ti cercherà abbi fede Crisantemo. AC #Forza Parma”.

Oltre a soprannominare il suo vecchio allenatore “Crisantemo”, Cassano ha anche accusato Donadoni di aver cercato di abbandonare il Parma prima di lui, senza però esserci riuscito. Parole certamente ingenerose, soprattutto perché rivolte ad un uomo come Donadoni che al suo pari, per la carriera da calciatore prima e per quella da allenatore poi, non avrà certo bisogno di restare a Parma nella speranza di veder forse riconosciuti un giorno gli stipendi arretrati.

Se in amore vince chi fugge, nel calcio sicuramente non è così.

Tweet di Cassano su Donadoni

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ultimo aggiornamento: 29-01-2015


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