Se il campionato di Serie A fosse cominciato con l’inizio dell’anno nuovo il Milan sarebbe in zona retrocessione, nelle ultime cinque partite soltanto Verona e Parma hanno fatto peggio. I rossoneri hanno raccolto la miseria di quattro punti, frutto di una vittoria proprio con i gialloblu e del pareggio di due giorni fa con l’Empoli. La crisi è chiara e conclamata, il problema è che non si capisce come uscirne, non è facile individuare una strategia, non in questo momento della stagione. Ovviamente la prima ipotesi, quella più vagliata, è l’esonero di Filippo Inzaghi. Non è la prima volta che l’ex bomber sente traballare la panchina da quando ha preso la guida del suo Milan la scorsa estate.

Nel pomeriggio c’è stato un vertice ad Arcore, nella sua villa Berlusconi ha ricevuto il fidato Galliani per provare a fare il punto della situazione. Il mercato è stato fatto, nel bene o nel male l’amministratore delegato si è impegnato a portare uomini nuovi a Milanello. L’attaccò è stato rinforzato con gli arrivi di Destro e Cerci, a centrocampo i nomi nuovi sono quelli di Suso e Antonelli, l’ex Genoa si disimpegna bene pure da esterno difensivo, mentre a puntellare una difesa mai convincente fino ad ora ci dovrebbero pensare Bocchetti e Paletta. Oggettivamente non è poco se consideriamo che si tratta del cosiddetto mercato riparatore, pazienza se come al solito ci si è dovuti accontentare di prestiti e dei soliti affari low cost.

Milan – Empoli 1-1 | La fotogallery


Serie A 2014-2015, Milan-Empoli 1-1 (Destro, Maccarone)
Serie A 2014-2015, Milan-Empoli 1-1 (Destro, Maccarone)
Serie A 2014-2015, Milan-Empoli 1-1 (Destro, Maccarone)
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Detto questo è chiaro che a quindici partite dalla fine del campionato, con tutti gli obbiettivi ormai già sfumati, l’unica mossa possibile è quella del cambio allenatore. Galliani ha paura di bruciare l’ennesima scommessa fatta in casa, anche se a questo punto è difficile capire come si potrebbe provare a vincerla. Il problema principale è però di natura economica, con già il contratto di Seedorf a bilancio il Milan non può permettersi un terzo stipendio. Per questo si era pensato all’ennesima soluzione interna: se viene silurato Inzaghi è solo per dare la squadra in mano a quello che sarebbe il traghettatore per eccellenza e cioè Mauro Tassotti.

Il prossimo impegno dei rossoneri sarà in casa contro il Cesena. I bianconeri hanno dimostrato di essere tutt’altro che moribondi con l’ottima prova fornita a cospetto della Juventus, è questa con buon probabilità l’ultima spiaggia di Inzaghi. Se la vittoria dovesse sfuggire ancora a quel punto sarebbe Tassotti a occuparsi di condurre in porto la stagione. Da giugno in poi si penserà al nuovo allenatore, iniziano già a circolare i primi nomi: il più caldo è quello di Montella, ma nella short list figurano anche l’ex ct Prandelli e Spalletti. Valutazioni sul nuovo allenatore che, a questo punto, sembra quasi certo verranno fatte a prescindere se Inzaghi riuscirà o meno a restare in sella fino alla fine.

AC Milan v US Sassuolo Calcio - TIM Cup

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ultimo aggiornamento: 17-02-2015


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