Alessio Cerci non è ancora riuscito a convincere il Milan e Filippo Inzaghi: anche ieri, l’ex attaccante di Torino e Atletico Madrid ha cominciato dalla panchina ed è stato inserito solo a gara quasi conclusa. Il centravanti della nazionale italiana non è apparso entusiasta e secondo alcuni addetti ai lavori starebbe rimpiangendo amaramente di aver lasciato i granata l’estate scorsa. Pubblicamente Cerci si trattiene ed evita di innescare polemiche, ma a parlare per lui ci pensa la fidanzata Federica Riccardi, molto attiva sui social network. La compagna di Cerci, sostanzialmente, si scaglia contro l’allenatore del Milan, reo di impiegarlo con il contagocce, non consentendogli dunque di entrare meglio negli schemi e di trovare la forma ideale.
Alessio Cerci deve giocare: è questo l’appello di Federica Riccardi, che twitta: “Non ha senso che Inzaghi lo metta alla fine”, poi aggiunge, “Alessio sta bene, quindi…”. Filippo Inzaghi, dal canto suo, pur confermando di non avere ancora l’esperienza sufficiente per riportare sin da subito il Milan in alto, sta comunque gestendo il gruppo con coerenza e in virtù di quelle regole ferree stabilite in estate. Pur avendo voluto fortemente Cerci alle proprie dipendenze, non lo ritiene ancora in grado di dare il giusto contributo alla causa. Non si fanno sconti nello spogliatoio rossonero, ecco perché spesso gli ‘operai’ giocano di più dei ‘talenti’. E, poi, non è che Cerci fin qui abbia fatto faville in quelle volte in cui è stato chiamato in causa.
Dopo essere stato ceduto dal Torino all’Atletico Madrid, Cerci non ha trovato la sua dimensione tra le fila dei ‘Colchoneros’, tanto da lasciare la Spagna dopo soli sei mesi. Al Milan ha giocato fin qui solo tre volte dall’inizio, finendo sempre la gara senza essere sostituito, mentre nelle ultime due partite è stato chiamato in causa solo per 15 minuti. Un bottino abbastanza magro per uno che era stato riportato in Italia per consentire al Milan di fare il salto di qualità. Lo sfogo della fidanzata, per tal motivo, è ‘leggermente’ fuori luogo, visto che c’è dietro un precedente. La scorsa estate, quando Cerci lasciò il Torino per trasferirsi in Spagna, la Riccardi twittò: “Addio Serie A, andiamo nel calcio che conta”. Nel “calcio che conta” fu tanta panchina e dopo il ritorno nel “calcio che non conta” è ancora tanta panchina. Qualcosa non torna.
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