Questa mattina c’è stata un incontro abbastanza riservato tra il presidente della Fifa Sepp Blatter e quello della Uefa Michel Platini, l’argomento all’ordine del giorno è stato ovviamente lo scandalo che ha travolto l’organismo internazionale del pallone guidato dallo svizzero. Nel corso di questo faccia a faccia Platini ha chiesto espressamente a Blatter di fare un passo indietro, di dimettersi per il bene della Fifa che sta perdendo tutta la sua credibilità. La risposta non è stata affermativa e il numero uno europeo non ha esitato a manifestare tutta la sua delusione.
Le sue parole, rilasciate in conferenza stampa al termine della riunione d’emergenza delle federazioni europee, non lasciano spazio ad alcuna interpretazione, sono un colpo dritto e ben assestato nei confronti del padre-padrone del calcio mondiale:
Sono disgustato. Quello che è successo ieri è veramente troppo, le persone non vogliono più questo presidente. Sono stato molto chiaro con Blatter: l’ho guardato negli occhi e gli ho detto che doveva dimettersi. Poi, ho avuto un’altra discussione faccia a faccia con lui, nella quale gli ho ribadito che deve dimettersi. Lui mi ha risposto che capisce, ma che adesso è troppo tardi. Io ho concluso sostenendo che, per la sua immagine, sarebbe stato meglio fare un passo indietro. So quale è la sua strategia: convincere i membri del Congresso per votare per lui, contando sulla democrazia, ma, secondo me, così perdiamo tutti.
Intanto proprio dalla riunione di oggi sembra emergere abbastanza chiara quella che è la volontà dei paesi riuniti sotto la bandiera della Uefa. Non supporteranno la candidatura di Blatter, probabilmente non ci sarà unità di intenti ma a detta di Platini la maggioranza di essi voteranno per l’altro candidato, il principe giordano al Hussein:
Non rimpiango di non essere candidato, perché non ho mai voluto combattere contro un amico come Sepp e mi piace quello che faccio alla Uefa. Il bilancio di Sepp Blatter è come altri: i suoi anni migliori sono stati all’inizio del suo mandato. Faccio un appello a tutte le federazioni mondiali, di votare il principe Ali Bin al Hussein. L’Europa lo farà. Ci sono troppi interessi che hanno sconvolto il mondo del pallone, ma la Fifa non merita di essere trattata così, perché è la madre del calcio.
Nonostante le aspre critiche, almeno per ora non sembra esserci da parte delle federazioni europee la volontà di mettere in discussione l’assegnazione delle prossime due edizioni dei mondiali. I tornei del 2018 e del 2022, che sono proprio il fulcro di questa storia di corruzione che ha portato in galera 7 alti dirigenti della Fifa, non si toccano, saranno organizzati da Russia e Qatar. Ma Platini si augura che in futuro venga intrapresa una nuova direzione, a partire dall’assegnazione dei mondiali del 2016. Ma questo tipo di considerazioni sono sicuramente premature, bisognerà prima capire se Blatter riuscirà anche questa volta a restare in sella o se l’ultimo scandalo riuscirà a mettere fine al suo regno.
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