Mario Balotelli dovrà ricorrere quasi certamente ad un intervento chirurgico per risolvere il problema relativo alla pubalgia. L’ultima apparizione di ‘Supermario’ risale al 27 settembre, quando il Milan perse per 1-0 sul terreno di gioco del Genoa. Da allora, il centravanti rossonero è alle prese con una forma di pubalgia che gli impedisce di allenarsi e giocare a pallone come potrebbe. Nei giorni scorsi, Balotelli si è sottoposto ad un consulto in Danimarca che non ha dato esito positivo: il Milan ha diramato una nota stampa tramite la quale annunciava nuove terapie in collaborazione con lo staff medico del Liverpool (proprietario del cartellino).
Secondo quanto scrive oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, l’ipotesi dell’intervento chirurgico diventa giorno dopo giorno sempre più probabile. Nel recente passato già altri calciatori hanno sperimentato questo tipo di operazione con esiti positivi: da Robben a Icardi, passando per il difensore della Sampdoria Zukanovic, operato il 2 settembre scorso e già rientrato a pieno regime. Visto che la terapia “conservativa” non ha dato risultati, dunque, il Milan propenderebbe per l’intervento chirurgico e non sembra che il Liverpool voglia opporre resistenza, anzi. I ‘Reds’ devono difendere un investimento importante e il suo rientro in campo al più presto è una cosa buona anche per la dirigenza inglese.
Se l’intervento dovesse essere effettuato a breve e avere esito positivo, il rientro di Balotelli in campo dovrebbe avvenire a gennaio, dopo la sosta natalizia. Lo conferma anche il professor Dario Archetti, fisioterapista ed osteopata:
“La fase di recupero – evidenzia il dottore – può essere più o meno lunga a seconda della gravità del disturbo e del singolo atleta: non sono tutti uguali. In genere si parla di 20-25 giorni di riabilitazione dopo i quali l’atleta può tornare dai preparatori e riprendere l’attività sportiva. Una volta operata, la pubalgia è guarita: è come togliere l’ernia del disco, il problema è risolto”.
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