Diego Costa, 29enne centravanti brasiliano naturalizzato spagnolo, sta vivendo la sua seconda avventura all’Atletico Madrid. Dopo la parentesi con il Chelsea, il bomber è tornato alla corte di Diego Simeone, tecnico con il quale l’intesa è sempre perfetta. Non si può dire la stessa cosa del rapporto avuto dall’attaccante con Antonio Conte nel biennio 2016-2018: nonostante Diego Costa abbia contribuito con i suoi 20 gol alla conquista della Premier League, è stato letteralmente scaricato dal tecnico italiano con un sms ed è poi finito fuori rosa nella stagione successiva. “Un periodo sicuramente brutto – ricorda il calciatore a ‘Marca’ – , ma non per colpa mia anche se la gente diceva tante cose. Il tempo mette tutto a posto, guardate ora Conte dov’è, guardate che fine ha fatto”.
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Non usa mezzi termini Diego Costa, dunque, per condannare il modo in cui Conte gestisce le sue squadre. “La sua storia con il Chelsea è finita per il suo modo di fare – continua il centravanti della nazionale spagnola – , dopo aver fatto di tutto per vincere il campionato mi mandò un messaggio per dirmi che non mi voleva più, facendomi allenare con la seconda squadra”. Questi suoi modi bruschi, secondo il centravanti, sarebbero il motivo per il quale oggi Conte sarebbe senza panchina. A differenza di Simeone, che sarebbe un tecnico molto più “onesto” con i suoi giocatori: “Lui è diverso da Conte, è un allenatore diretto. Volevo solo tornare all’Atletico, altrimenti sarei tornato in Brasile con la mia famiglia”, conclude.
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