Antonio Cassano deve risarcire il fisco. L’Agenzia delle Entrate ha vinto il ricorso in Cassazione contro l’ex calciatore per 263mila euro “sfuggiti” al fisco nel periodo in cui giocava nella Roma. La cifra sarebbe sostanzialmente il cosiddetto “fringe benefit”, una retribuzione addizionale in favore del suo procuratore. I giudici tributari pugliesi avevano sollevato dubbi sul fatto che la cifra potesse essere tassata, ma la Cassazione ha sentenziato che l’importo rientra tra i compensi e per questo motivo è soggetta a tassazione.
Anche ai tempi della breve esperienza al Real Madrid, Antonio Cassano aveva avuto problemi con il fisco. Nell’anno e mezzo vissuto in Spagna, tra il 2006 e il 2007, il fantasista barese è stato accusato di aver distratto al fisco spagnolo 3,5 milioni di euro percepiti dal club madridista. Con questa sentenza, invece, la Cassazione annulla senza rinvio i due precedenti verdetti in merito e dà via libera alle cartelle esattoriali.
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— Milano CalcioCity (@MCalciocity) September 29, 2019
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