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Benitez ha un’idea: valutare la cessione di Marek Hamsik, ultimo dei tre tenori e forse ultimo uomo simbolo dell’epoca Mazzarri, pur di poter fare il mercato dei propri desideri. D’altronde il tecnico madrileno ritiene Hamsik non totalmente adatto al proprio modo di intendere il 4-2-3-1. Lì, dietro la prima punta, lui vorrebbe un giocatore più agile e applicato nelle marcature sull’avversario oltre che imprevedibile. Lo slovacco è un campione, ma anche un giocatore piuttosto lineare e soltanto in parte leader.
Sarà anche per quanto raccontato sopra che i partenopei hanno provato un secondo approccio con Alessio Cerci, rinato a Torino, dopo che già a dicembre furono fatti arrivare messaggi al navigato procuratore Sergio Berti.
Benitez vuole un calciatore di quel genere da poter impiegare nella rotazione dei tre trequartisti che quindi dovranno essere almeno cinque per stare ad alti livelli su due fronti (e tre niente male ci sono già: Callejon, Mertens, Insigne).
Cerci, per la cronaca, vale circa 18 milioni di euro di cartellino salvo exploit mondiali che possano ulteriormente incrementarne il valore. Incredibile a pensarci se solo si pensa l’avventura dell’attaccante esterno di Velletri a Firenze sia con Mihajlovic che con Delio Rossi.
Tutto merito suo e di Ventura; lui si è rimesso in gioco e l’allenatore l’ha messo a totale agio. Al Napoli pare che abbia detto preventivamente ‘no’: ci potrebbe già essere un accordo di massima con un’altra squadra, oppure un’offerta di ingaggio molto superiore a ciò a cui aveva pensato eventualmente De Laurentiis.
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