Andrea Agnelli è il secondo presidente dell’ECA, il potente organismo che riunisce i club europei. La notizia era nell’aria, ma l’ufficialità si è avuta solo intorno all’ora di pranzo. Il numero uno della Juventus succede a Rummenigge, che si è seduto sulla poltrona di “chairman” sin dall’anno della fondazione dell’ECA, nel 2008. Agnelli, al contempo rimarrà nell’esecutivo dell’Uefa e sarà supportato anche dai vicepresidenti Pedro López Jiménez (Real Madrid), l’ex portiere bianconero Edwin van der Sar (Ajax), Dariusz Mioduski (Legia Warszawa) e Aki Riihilahti (Helsinki).
Il regolamento dell’ECA prevede che tutte e quattro le fasce dei club in base al ranking siano rappresentate nel board. Importante ruolo anche per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che si occuperà della Comunicazione nelle vesti di “Chairman del Marketing & Communication Working Group”.
Subito dopo l’elezione, Andrea Agnelli ha ringraziato il predecessore Rummenigge e ha fatto una promessa ai club: “Il presidente uscente mi ha insegnato tanto e fatto crescere come persona e come uomo. Lui voleva che il suo sostituto amasse il calcio: posso garantire che lo amo. Lavoreremo al fianco di Uefa e Fifa per migliorarlo – sottolinea il numero uno della Juventus – , per stabilire un’agenda e un elenco di priorità da sviluppare”.
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