20:52 – Dopo le parole del presidente Agnelli, arriva anche il commento di Gigi Buffon: il capitano bianconero, durante la conferenza stampa relativa al Tifosi Trust della Carrarese, si è detto sorpreso e non sa dare una spiegazione al clamoroso divorzio tra Antonio Conte e la Juventus:
“Sicuramente la notizia ci è piovuta addosso oggi è inaspettata, un fulmine a ciel sereno. Vedendo parole e toni pacati usati da parte del mister e della società – sottolinea il capitano bianconero – , capiamo che in maniera congiunta si è arrivati alla decisione, allo strappo. È stato qualcosa di maturato che covava. La spiegazione? Non la so, sentirò il mister prima possibile. Quando si arriva a queste decisioni vuol dire che non c’è più la volontà di continuare questo lavoro. La Juventus perde tanto perché è inutile negare il valore reale del nostro allenatore, i suoi meriti in questi tre anni. È vero che tutti siamo maturati grazie a lui, abbiamo società e dirigenti solidi che sapranno ovviare a questa perdita. Anche noi giocatori dovremmo trovare quel senso di responsabilità e rispetto che è il nostro lavoro, per i tifosi per la squadra. Non siamo all’anno zero”.
Addio Juventus-Conte | Le parole di Agnelli
20:28 – Andrea Agnelli, presidente della Juventus, saluta con una lunga lettera Antonio Conte, tecnico con il quale la Vecchia Signora è tornata a vincere dopo una serie di stagioni negative. Conte lascia con tre scudetti e due supercoppe italiane all’attivo.
“Caro Antonio, Sei stato un grande condottiero per i nostri ragazzi e la notizia di oggi mi rattrista enormemente.
Penso ai tre anni trascorsi insieme, tre anni che ci hanno portato a scrivere la storia di questa Società: tre scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane, ma soprattutto un percorso di crescita esponenziale.
Ma di fronte ai sentimenti e alle ragioni personali anche un Presidente deve fare un passo indietro.
Sono passati oggi solamente due mesi dall’ultima grande vittoria e la Juventus deve continuare il suo percorso. Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli altri, e da zero vittorie.
Ma questa società è dotata oggi di un gruppo dirigente giovane, preparato e coeso che in questi anni ha saputo trovare l’ambizione e la determinazione per conquistare ogni traguardo.
La Juventus riparte da un gruppo di atleti di grande talento e professionalità, che saprà mettersi a disposizione del nuovo tecnico per continuare a scrivere il presente e il futuro. Alla storia dei colori bianconeri hai contribuito anche tu e so che, qualunque scelta tu faccia, la notizia di una vittoria juventina ti strapperà sempre un sorriso.
Beppe, Fabio, Pavel ed io, insieme con tutti i giocatori, i dirigenti e i dipendenti continueremo a lavorare giorno e notte perché questo è ciò che meritano i tifosi juventini, che merita la Juventus. E chi ci lavora sa di dover essere ogni minuto all’altezza di questa grande società.
Grazie di tutto Antonio.
Fino alla fine…”
Juventus | Rescissione consensuale di Conte
Antonio Conte ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Juventus. La clamorosa notizia è giunta al termine di due giorni di trattative tra il tecnico e la dirigenza bianconera: a breve la Vecchia Signora diramerà un comunicato con tutti i dettagli dell’accaduto. Ieri c’era stato un vertice a Vinovo alla presenza dell’avvocato di Conte, al quale era stato proposto un nuovo contratto biennale.
Prima ancora della Juventus, è Conte a spiegare la sua decisione, in una video-intervista rilasciata a Juventus.com:
“C’è da comunicare la rescissione consensuale del contratto – esordisce Conte – tra me e la Juventus. C’è stato un percorso in cui ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che poi mi hanno portato a questa decisione. Dico grazie a tutti. La nazionale? A cosa farò domani ci penserò… da domani”.
Alla base dell’improvvisa decisione di Antonio Conte, profonde divergenze dal punto di vista della programmazione con la società: già alla fine del campionato scorso, erano emersi forti contrasti tra il salentino e il duo Agnelli-Marotta. La Juventus aveva proposto a Conte un prolungamento di contratto, ma alla fine si era deciso di andare avanti fino alla naturale scadenza del contratto (giugno 2015). Un matrimonio tra scontenti, dunque, che nella maggior parte dei casi lascia presagire un divorzio: e così è stato. Conte non se l’è probabilmente sentita più di “mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro”, come aveva detto davanti alle telecamere un paio di mesi fa.
Dopo solo un giorno di ritiro a Vinovo, dunque, Conte ha deciso di lasciare: il mercato sin qui condotto dalla dirigenza bianconera aveva visto sfumare i principali obiettivi da Sanchez trasferitosi all’Arsenal, a Cuadrado, indirizzato verso altri lidi. Altre scintille tra Conte e la società c’erano state anche per l’acquisto di Evra, giocatore che non ha mai convinto del tutto il tecnico salentino, anche se pare che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia la paventata partenza di Arturo Vidal, corteggiato in modo insistente dal Manchester United.
Ora Agnelli e Marotta dovranno trovare al più presto un sostituto all’altezza: i nomi che cominciano a circolare sono quelli di Roberto Mancini, Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti.
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