A rendere particolarmente nervoso Antonio Conte nelle ultime settimane forse non è solo la situazione all’Inter, con un tira e molla voluto soprattutto da lui stesso più che dalla società. Dall’Inghilterra arriva infatti la notizia di una truffa in cui sarebbe stato coinvolto il tecnico salentino insieme con altri sette soggetti tra cui la società Superb Sport Limited.
La truffa sarebbe stata perpetrata ai loro danni da un finanziere italiano, Massimo Bochicchio, titolare di numerose società di investimento. Tramite la società Kidman avrebbe convinto Conte e gli altri soggetti a effettuare degli investimenti ad alto rendimento grazie ai quali avrebbero guadagnato oltre 30 milioni di euro entro il 30 giugno 2020.
Ma il 30 giugno 2020 non è arrivato alcun pagamento e così Conte e gli altri hanno chiesto almeno la restituzione delle somme investite, ma hanno scoperto che era falso addirittura l’indirizzo e-mail. La notizia è stata riportata in Italia da La Verità, che ha ripreso due sentenze della corte commerciale inglese.
Dalle sentenze sono emersi dei documenti falsi di Hsbc, una delle più importanti banche di investimento del mondo, in cui Bocicchio ha lavorato in passato. La stessa Hsbc, però, ha smentito ogni suo possibile coinvolgimento e ha dimostrato di non avere alcun collegamento tramite le sue controllate. Lo stesso Bocicchio ha dovuto smentire il coinvolgimento dell’istituto e ha detto che i soldi che gli sono stati dati sono stati investiti in altri modi.
Non avendo saldato il suo debito, Bocicchio è stato ora raggiunto da un’ingiunzione di pagamento e il patrimonio di 60 milioni di euro è stato congelato. Includeva anche una villa a Londra, quella in cui ha abituato Conte quando allenava il Chelsea. Fermati anche i suoi conti correnti. Nel suo debito sono inclusi anche circa 30,5 milioni di euro che avrebbe dovuto versare ad Antonio Conte.
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