Mega rissa durante la gara tra Deportivo Roca e Cipolletti, valida per la decima giornata del torneo regionale argentino Rio Negro, Girone A. Tutto nasce da una zuffa tra due giocatori, entrambi espulsi dal direttore di gara, uno per un fallo violento, l’altro per reazione. Da quell’episodio parte la follia che vedrà protagonisti in negativo tutti gli effettivi in campo. Alla fine, l’arbitro sarà costretto a tirare fuori una pletora di cartellini rossi e a sospendere il match. Alcuni calciatori, in seguito alla rissa, riporteranno delle ferite e saranno costretti a ricevere le cure dell’ospedale più vicino.
Il Cipolletti, ospite del Deportivo Roca, è in vantaggio per 1-0 e un suo calciatore, Marcos Lamolla, commette un bruttissimo fallo su Fernando Fernandez. Ne nasce una piccola zuffa che l’arbitro pensa di aver sedato sventolando il cartellino rosso in faccia ad entrambi i calciatori. Niente affatto, perché dopo essersi rialzato da terra, Lamolla rincorre l’avversario che ha quasi guadagnato il tunnel degli spogliatoi. Avversari e addetti alla sicurezza tentano di fermarlo, ma ormai è troppo tardi e si accende una mega rissa alla quale partecipano tutti i 22 in campo, più i panchinari.
Qualche giocatore colpito da calci e pugni in faccia rimane stordito per terra e viene trasportato dai compagni a bordo campo, nei pressi di un’ambulanza, mentre la polizia tenta di calmare gli animi elargendo manganellate. L’arbitro, intanto, sospende definitivamente la partita e oltre ai due cartellini rossi precedenti, ne elargisce altri 10, cinque per parte. Quando le acque si saranno calmate, il tecnico del Deportivo Roca, Diego Landeiro, ha avuto parole durissime nei confronti dei suoi giocatori.
“Questi giocatori non meritano di stare tra i professionisti, che paghino per il loro vergognoso atteggiamento”.
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