Argentina. Rissa senza esclusione di colpi al termine della gara tra i giovani di Velez Sarsfield e Independiente. La partita, terminata con il punteggio di 1-1, si accende al triplice fischio finale: prima cominciano ad azzuffarsi i giocatori in campo, ma presto il tutto degenera coinvolgendo anche dirigenti, genitori e tifosi presenti allo stadio. Alla fine, perde chiaramente lo sport, con uno spettacolo indecoroso, reso ancor più triste dal fatto che i protagonisti di questa brutta pagina per il calcio argentino sono degli Under 17.
Velez e Independiente si stavano giocando il titolo della Sexta Divisiòn, quella nella quale si affrontano le formazioni Under 17. In campo le squadre se le danno sportivamente di santa ragione e al termine della partita il risultato è di 1-1. Appena l’arbitro emette il triplice fischio finale, però, scatta la follia: alcuni giocatori cominciano a beccarsi intorno al cerchio di centrocampo, volano parole grosse e nel giro di pochi istanti si passa alle mani. Qualcuno cerca di dividere i primi contendenti, poi però la situazione si fa irrefrenabile.
Entrano in campo allenatori, dirigenti e familiari dei giocatori in campo che anziché cercare di calmare gli animi, si mettono essi stessi a randellare. Qualcuno cade a terra colpito da un calcione nel fianco, un altro si tiene la testa sorretto da un compagno, altri corrono a rifugiarsi negli spogliatoi. Gli ospiti, riportano le cronache locali, si barricheranno dentro e non usciranno se non all’arrivo della polizia, che li scorterà fuori dall’impianto fino a riprendere la via di casa. Si attende il conteggio ufficiale dei feriti.
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